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Cari Contro-Lettori,
nell’opinione comune, naturalmente, una fascia da Miss è assai meno autorevole di una fascia da sindaco (o di un altro politico), stante il diverso carico di “responsabilità” in capo all’una e all’altra. Entrambe, tuttavia, per loro natura sono rappresentative di un territorio e giocoforza debbono farsi anche veicolo dei valori ascrivibili a quella piccola o grande parte di pianeta, oltre che al pianeta stesso, particolare, quest’ultimo, che sarebbe alla base dell'odioso clichè –soprattutto nel cinema americano- che immortala l'avvenente vincitrice del concorso di turno mentre balbetta qualche frase di circostanza. Ma la storia ci insegna che le banalità propinate ai cittadini dal palco di un comizio, o dal tavolo di una conferenza stampa, o da una tribuna politica televisiva, spesso provengono da chi indossa -e assai spesso con maggiore disinvoltura e faccia tosta di una reginetta di bellezza- un tipo di fascia che si diceva appunto diversa. Già, perché a vedere i risultati raggiunti in certi capoluoghi di provincia (Quale? Ri-leggetevi la classifica dei sindaci del Sole 24 ore), le promesse sciorinate in campagna elettorale, a conti fatti, suonano più vuote e circostanziali di quella Miss Universo che nei film di Hollywood, per meritarsi il 6 politico dell’intelligenza, si augura “la Pace nel Mondo”.Ma qui, dall’altra parte dello schermo, siamo nella realtà. E la realtà della nostra città, ben al di là dei proclami e dei lavori pubblici di comodo (siamo a pochi mesi dalle elezioni, e alcune cose, già pronte, paiono ferme, in attesa di “inaugurazione” a orologeria? ma ci torneremo), grazie a Dio è anche quella dei giovani, belli fuori, e belli dentro. Diciamocelo una volta tanto: i nostri ragazzi non sono tutti come quel nugolo di imbecilli scalmanati che, specie d’estate, tengono in scacco le vie del Centro (e anche di alcune zone della periferia).
I nostri giovani sono anche quelli della manifestazione per Elisa Claps, i quali –come ricordava sullo scorso numero l’onorevole Savino- hanno materializzato un bell’esempio di serietà, compostezza ed efficacia.
I nostri giovani sono anche i bravi studenti del Liceo Scientifico “Galilei”, che da qualche tempo stanno dando vita a una serie di interviste a personaggi che le testate locali “vere” non sempre riescono a procacciarsi agilmente, dal protagonista della fiction su Elisa, a nientemeno che il Procuratore Capo di Potenza (ne leggete a pagina 4). E ciascuno di costoro non si è certo abbandonato a banalità di circostanza, quelle all’americana o da comizio nostrano, per intenderci.
Questi nostri giovani, sono ben rappresentati anche da ragazze come Aurora Laguardia, la diciottenne potentina che è stata il volto della nostra regione alle ultimissime fasi di Miss Italia, e che –nell’intervista “a pranzo” a pagina 7- si è fatta veicolo di significati importanti, tramite parole ponderate, ma dritte come un chiodo, e su argomenti –anch’essi non di circostanza- come la violenza sulle donne, il caso Claps, e la rassegnazione dei Lucani.
Viva la bella Potenza e viva la bella Basilicata.

Walter De Stradis