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Cari Contro-Lettori,
forse ingannato dalla somiglianza dei nomi dei due Santi Protettori, il governatore napo-lucano Vio Bardi sembra essersi confuso un tantino, dando vita, in uno sghémbo lavoro di “intelligence”, a una bondiana “Operazione San Gennaro” piuttosto che, magari, a una “Operazione San Gerardo” (in quanto Patrono del Capoluogo di regione) volta a risollevare le sorti della Basilicata.
E infatti a beneficiarne sembra essere la Campania.
I “miracoli” che si stanno ripetendo, con preoccupante frequenza e sollecitudine dalle nostre parti, sembrano quindi arridere a una schiera di Napoletani (veraci o d’adozione), che incassano i loro terni al Lotto giocati però sulla ruota (della –ehm- fortuna) di Potenza.
Le nomine nello staff del Generale sarebbero un plastico e succulento esempio, seguite a ruota (sempre quella della –ehm- fortuna) da quelle in casa San Carlo, in cui è scoppiata inevitabilmente una Piedigrotta di polemiche come mai si era vista, e che imbarazza non poco il governo regionale e 'O President', quest'ultimo alle prese con alcuni (goffi) tentativi di “studiare” le questioni ad esse collegate.
Ultima (?) faccenda, in ordine di tempo, è quella segnalata dal vecchio Cifa (Roberto Cifarelli), il quale nonostante abbia politicamente “sulla coscienza” -insieme a tutta la vecchia giunta- la nomina “al fotofinish” di quello stesso Barresi, dg partenopeo del San Carlo, ora sotto il fuoco incrociato, non esita a sottolineare i “miracoli” bardiani:  “A distanza di tre mesi dall’insediamento del presidente Bardi -dichiara infatti il capogruppo Pd in Consiglio regionale- la Giunta regionale della Basilicata con deliberazione n. 467 adottata nella seduta del 12 luglio scorso ha conferito l’incarico di direttore dell’Ufficio Stampa della Giunta al giornalista napoletano (con ascendenze picernesi, capo servizio del TGR Campania e iscritto all’albo dei giornalisti campano- ndr) Massimo Calenda, attribuendogli un sostanzioso aumento di stipendio, rispetto a quello percepito dai suoi predecessori”. Fra le diverse cose, ciò che fa indignare il Cifa è il fatto che “In quello che ormai appare un vero e proprio ‘assalto alla diligenza’, da parte della nutrita schiera di dirigenti campani che affiancano il presidente Bardi nella costruzione dell’Ufficio di Gabinetto,  anche al nuovo responsabile dell’Ufficio Stampa è stato riconosciuto uno stipendio pari a quello percepito da un Direttore Generale dell’Ente. Stiamo parlando di 128 mila euro lordi all’anno. Maggiore di 40 mila euro rispetto a quello percepito dai predecessori del sig. Calenda, che si è visto quindi riconoscere in termini percentuali un incremento di ben 45 punti”.
Che dire, signori (sempre che il Cifa e gli altri polemisti ci vedano giusto), evidentemente noi cittadini in Basilicata eravamo felici e non lo sapevamo quando ci lamentavamo dei successi dei (numerosi) “fortunati” di casa nostra. Forse allora il miracolo più grande compiuto da Bardi è stato quello di farceli rimpiangere?
Walter De Stradis