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Cari Contro-Lettori,

«ne ho viste io di cose, che voi umani non potreste immaginarvi».

E’ una frase che conoscono anche quelli che non hanno visto il film di fantascienza in cui è contenuta (“Blade Runner”, 1982, di Ridley Scott). La pronuncia, in punto di morte, un “replicante” (un uomo sintetico, ex combattente stellare, interpretato dal Rutger Hauer), ma le sue parole sono entrate nel linguaggio comune a significare meraviglia, stupore o anche delusione, per quanto a volte accade sotto i nostri occhi. E sotto i nostri occhi, ormai tempo fa, capitò la famosa delibera di giunta del Comune di Potenza (del 20/12/2022), tramite la quale alcuni locali municipali venivano assegnati ad altrettante associazioni senza scopo di lucro. Tutto giusto, per carità, ma non mancavamo di notare, con allegato stupore e meraviglia, che tra queste, a fronte di altre che lamentavano l’esclusione dall’elenco, figurava l’associazione “Marinai d’Italia”, e per di più facente capo a Matera. Si dirà: e capirai, anche se a Potenza (né tantomeno a Matera) c’è il mare, i locali comunali vuoti e in disuso, che il Municipio ha pure tentato di vendere, sono tanti e “si gettano”, meglio dunque darli in affitto a qualcuno. E anche questo è giusto. Tuttavia, una sorta di rigurgito alla Rutger Hauer fa capolino lo stesso, se è vero quel che ci ha raccontato la professoressa Rosalba Romano, presidente di un’associazione che si occupa di una fesseria come la prevenzione degli incidenti stradali mortali. La prof infatti afferma che, dopo un periodo di affitto, il locale della sua associazione di promozione sociale, lei ha dovuto comprarselo, di tasca sua. Il tutto, a seguito di sfratto del Comune. Anche questo è tutto regolare, nulla quaestio, per carità: il Municipio, come dicevamo poc’anzi, deve fare cassa. Ma il sindaco Guarente converrà con noi, o almeno lo crediamo, che il meccanismo generale pare un tantino da oliare, se i marinai d’Italia, in una città di montagna, beneficeranno (o potrebbero beneficiare, perché non sappiamo se hanno poi preso possesso del locale assegnato), di uffici e quant’altro, mentre l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, nella persona del suo presidente, ha dovuto contrarre un prestito ventennale per comprare l’attuale “box” in piazza XVII Agosto (ne leggerete meglio a pagina 7). O, almeno, questo è il nostro punto di vista, anche se replicanti non siamo.

Specie se, sempre sotto i nostri occhi, a poche ore dalla Giornata mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada (che domenica si svolgerà a Bella), capitano i dati diffusi dall’Istat, e secondo i quali: «Nel 2022 si sono verificati in Basilicata 914incidenti stradali, che hanno causato la morte di 46 persone e il ferimento di altre 1.355. L’anno 2022 è caratterizzato da una netta ripresa della mobilità e, come conseguenza, dell’incidentalità stradale. Rispetto al 2021diminuiscono leggermente gli incidenti (-0,4%),mentre aumentano i feriti (+1,7%) e ancor più le vittime (+27,8%), in linea con quanto avviene a livello nazionale dove, tuttavia, ad un aumento maggiore del numero di incidenti (+9,2%) e feriti (+9,2%) corrisponde una variazione più contenuta del numero delle vittime (+9,9%)».

C’è di che riflettere. E buona camicia a tutti.

Walter De Stradis