- Antonio Nicastro
- Sabato, 28 Aprile 2018 10:01
Come si vive oggi a Rione Lucania? Abbiamo incontrato Orazio Colangelo che da anni è il “rappresentante” dei residenti (fino a 4 anni fa è stato il presidente del Comitato di Quartiere, oggi l’organismo partecipativo è in stand by in quanto si attende una revisione del regolamento che disciplinerà il funzionamento dei comitati, e opera in regime di prorogatio).
Cosa ne pensa del vuoto lasciato dai comitati di quartiere che da 4 anni non esistono più?
Mi era sembrato un buon regolamento per cui non mi spiego perché tutto si è fermato. Un’idea però ce la siamo fatta, si suppone che qualche consigliere comunale teme che i presidenti dei Comitati di quartiere possano sfruttare la carica per candidarsi al Comune, ma non è così, anche senza l’investitura ufficiale, il nostro continua ad essere un punto di riferimento, soprattutto per gli anziani che vedono la sede dell’organismo come un luogo ove potersi incontrare e confrontare e dove convergono tante richieste.
Ci descrive il suo quartiere? Qual è oggi il suo ruolo nella città capoluogo di Regione in questo particolare momento della storia cittadina?
Abbiamo lavorato tantissimo e siamo riusciti a perdere la nomea di “quartiere ghetto”, oggi il quartiere è aperto a tutti anche grazie a momenti di aggregazione continua, che hanno portato anche a istituire una messa domenicale (riservata agli evangelici pentacostali) che facciamo nel Centro di aggregazione giovanile.
Com’è la situazione per quanto riguarda l’igiene e la pulizia del quartiere dopo l’introduzione della raccolta differenziata?
Da un mese e mezzo l’ACTA -nel riorganizzare le aree di intervento- ha deciso che il nostro quartiere, insieme ad altri, per quanto riguarda le operazioni di spazzamento e pulizia in genere, è stato affidato ai lavoratori socialmente utili con il risultato che da un mese e mezzo non si vede sulle strade un operatore ecologico. Relativamente alla raccolta differenziata ci sono tante lamentele perché il ritiro dei rifiuti non viene effettuato secondo il calendario predisposto, spesso siamo noi a chiamare l’ACTA per sollecitare lo svuotamento dei contenitori. Sarebbe stato opportuno effettuare la reale raccolta porta a porta in modo da creare meno disagi ai tanti anziani presenti nel quartiere. Anche quest’anno, come negli anni passati, utilizzando i residenti volontari, volevamo cominciare a effettuare il taglio dell’erba, ma ci è stato risposto che era già programmato e che comunque avremmo dovuto chiedere le autorizzazioni al Comune. Eppure facciamo da anni questa operazione (fra l’altro ci sono aree verdi che dovrebbero essere di proprietà Ater per cui non c’è bisogno di chiedere autorizzazioni). La volontà degli abitanti va nella direzione della partecipazione, per cui se ci stoppano vuol dire che sono fuori strada.
Il trasporto pubblico soddisfa le esigenze dei residenti?
Delle problematiche del trasporto urbano ne ho discusso con il direttore della Trotta, Malatesta: ci è stato riferito che c’erano dei problemi e da bravi cittadini abbiamo atteso, invano, che venissero risolti, abbiamo evidenziato la necessità di istituire una linea che passasse dal cimitero di San Rocco, istituendo una fermata davanti all’ingresso evitando agli anziani di percorrere il tratto in salita che collega il camposanto a via Appia, il quartiere ha perso una linea e anche se la frequenza delle corse è più o meno sufficiente chiediamo che gli autisti percorrano con più prudenza le strade all’interno del quartiere e di effettuare le fermate laddove è previsto.
A Rione Lucania qualche tempo fa si organizzarono direttamente i cittadini per eliminare gli alberi che vennero classificati pericolosi, com’è oggi la situazione?
Si, è vero, ma ci sono ancora molti alberi pericolanti e come cittadini siamo disponibili a reperire ulteriori fondi per provvedere noi stessi: se ci danno l’OK, come abbiamo sempre fatto, ci rimbocchiamo le maniche, e provvediamo. Da cittadini rispettosi delle Istituzioni per il momento ci siamo fermati, ma se malauguratamente dovesse succedere qualcosa di grave i cittadini devono sapere che non è dipeso da noi.
Traffico e viabilità, Rione Lucania non è stato toccato dai provvedimenti sulla sosta, quali sono le carenze in questa materia?
Abbiamo l’annoso problema degli ingressi al quartiere, l’incrocio con via Appia e il ponticello di via Grippo che ci collega a viale del Basento. Ci hanno assicurato che non appena chiudono le scuole metteranno mano alla rotatoria fra via Appia e via Grippo; per la questione del ponticello esiste un progetto che ha avuto il benestare della Soprintendenza e di RFI e sono fiducioso che stavolta è la volta buona per eliminare un problema che causa non meno di due o tre incidenti ogni settimana. Un altro problema deriva dalla sosta selvaggia nei giorni di mercoledì e venerdì durante lo svolgimento del mercato: abbiamo proposto di spostare l’inizio del mercato di 25–30 metri all’interno di via Nitti in modo da consentire il parcheggio in questo tratto di strada. Il Comune ha accettato la nostra proposta e ha deliberato lo spostamento, ma stiamo aspettando da sette – otto mesi che venga cambiata la segnaletica. Inoltre abbiamo evidenziato che in via Grippo, all’ingresso del ponticello che conduce alla sede delle Poste e di Acquedotto Lucano, la segnaletica orizzontale si è cancellata da tempo ed i segnali di “stop” non sono più leggibili per cui capitano incidenti di frequente. Noi residenti ci eravamo proposti di rifare la segnaletica, ma le nostre vengono considerate polemiche “strumentali”: comincio a credere che c’è un disegno diverso da parte di chi non ama la città. Il nostro quartiere è rimasto fuori da tutti i progetti finanziati dai fondi europei, aspettiamo da tempo la riqualificazione del campo di calcetto, (importantissimo punto di aggregazione gratuito situato al centro del quartiere). Considerato che la Provincia ha dismesso il fabbricato di piazza Gianturco auspichiamo che si possa trasformare in centro culturale e luogo di aggregazione delle associazioni.