- Redazione
- Sabato, 19 Ottobre 2024 07:13
Cari Contro-Lettori,
a leggere il rapporto dell'Anteas (Associazione Nazionale Tutte le Età attive per la Solidarietà, nata in ambito Cisl), la Basilicata, storicamente parlando, è a un punto di svolta; per metterci perlomeno in pari con le altre regioni più sviluppate- è stato detto nel corso dell'incontro tenutosi al Polo Bibliotecario di Potenza- oggi più che mai è urge mettere in atto politiche coraggiose. Su tutto, però, campeggia sempre il fantasma dello spopolamento. Addirittura, il presidente Anteas regionale Nicola Pica, ha parlato di regione che presto sara “recintata”. Stando al rapporto, infatti, i territori in cui si è persa più popolazione sono la Basilicata (con una perdita di circa 25mila abitanti negli ultimi dieci anni) e la Sardegna.
Il 28,5 per cento della popolazione lucana vive in piccole città e sobborghi e il 23,0 per cento in città. Nelle aree interne, distanti dai centri di offerta di servizi essenziali, risiede il 79,5 per cento della popolazione (22,7 per cento la media-Italia). La riduzione di popolazione più accentuata si evidenzia a Potenza (-3,5 per cento) mentre a Matera il calo è pari al -2,1 per cento.
Tra il 2020 e il 2021 solo un comune su sette non ha subito perdite di popolazione e tra questi non è presente alcun capoluogo di provincia. Invece, sono 112 i comuni dove la popolazione diminuisce: in valore assoluto, le perdite più consistenti si registrano a Potenza (-570), Lauria (-149) e Lavello (-111); in termini relativi, nei comuni di Missanello (-9.4%) e Cersosimo (-5,3%).
La Basilicata mostra un livello di benessere relativo più basso della media nazionale e pressoché in linea con quello registrato nel complesso dei territori del Mezzogiorno. Il sistema dei servizi sociali territoriali risulta disomogteneo e non adeguato.
La Sicurezza è tuttavia l’ambito nel quale la Basilicata e le sue province detengono i vantaggi più diffusi, così come evidenze positive emergono nei settori ambiente e salute. Le dolenti note sono invece allocate negli ambiti Lavoro e conciliazione dei tempi di vita, Benessere economico, Relazioni sociali, Paesaggio e patrimonio culturale e Innovazione, ricerca e creatività.
In termini di occupazione, la Basilicata conferma le posizioni registrate nel 2022: con un tasso di disoccupazione del 7,1%- in netto miglioramento rispetto all'8,4% del 2022 e inferiore alla media italiana (8,1%)-si posiziona al12/o posto tra le Regioni.
Inoltre, c’è anche un altro dato molto significativo: la percentuale di popolazione lucana in condizioni di grave stato di privazione sociale e materiale è scesa dal 4,9% del 2022 al 2,4 del 2023.
Così come, tuttavia, risulta dal rapporto CARITAS 2024 in Basilicata, nel corso del 2023 sono state 3.709 le persone che si sono rivolte ai 26 centri di ascolto Caritas della diocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo, con un aumento rispetto all’anno precedente del 5,8%.
Da rilevare, inoltre, che mentre la quota di famiglie lucane in cui nessun componente lavora supera di 4 punti percentuali la media nazionale.
«E' il momento di un grande patto sociale -ha chiosato il segretario generale Cisl basilicata, Cavallo- la politica da sola non può risolvere tutti questi problemi, è necessario valorizzare il confronto».
Cosìè, se vi pare.
Walter De Stradis