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Cari Contro-Lettori,

ricordiamo tutti quella scena de “Il Marchese del Grillo” di Mario Monicelli (1981), in cui il Pontefice (Papa Pio VII, interpretato da Paolo Stoppa), seduto sulla sua “sedia gestatoria”, è portato a spalla da alcuni nobili romani. Fra i “sediari pontifici” sotto di lui, c’è appunto il Marchese irriverente e burlone interpretato da Alberto Sordi, il quale, fingendo di inciampare, fa traballare la sacra “portantina” del Santo Padre, rimediando l’ennesima ramanzina.

Ebbene, una scena del genere potrebbe ripetersi nella Potenza di oggi, laddove c’è il serio rischio che qualcuno dei Portatori del Santo, nel corso della Parata dei Turchi, possa inciampare in una delle tante buche, voragini o sconnessioni del manto stradale cittadino, facendo traballare il Tempietto di San Gerardo. E questa, infausta, evenienza non sarebbe affatto una burla a opera di un qualche Marchese.

Un’ipotesi assurda? Non tanto, se si pensa che nei giorni scorsi un comune cittadino (la notizia è stata pubblicata sui social e ripresa dai quotidiani) quasi spariva, precipitando in un misterioso “buco” presente nella parte vecchia della città.

Lo stesso parroco di Poggio Tre Galli, sempre su un quotidiano locale, si rivolgeva all’amministrazione comunale del Capoluogo onde perorare la causa dello stato, alquanto precario, in cui versano le strade del suo quartiere.

Ma interventi e commenti del genere se ne registrano ormai con frequenza sconcertante e inedita. Le elezioni non sono tanto lontane: non sarà che qualcuno, sul al Comune, magari presagendo una sua non-rielezione, stia pensando di passare tutte queste “patate bollenti” a chi verrà dopo?

Mah.

Certo, ci si dirà, nel Capoluogo di regione ci sono problemi assai più seri della manutenzione delle strade cittadine, ed è vero. Ma se è anche vero che un Sindaco e una Giunta, come si legge sempre nelle loro interviste (e non del tutto a torto), non possono certo risolvere il problema del Lavoro, così come quello della Salute o della Tutela Ambientale (materie complesse che sono per lo più a carico di altri enti), è altrettanto indiscutibile, però, che qualcosina un Comune la dovrà pur fare. O no?

E se è vero come è vero che a Potenza la gente continua a inciampare e sbucciarsi ginocchia manco fossero le pannocchie arrostite della Festa; se è vero come è vero che al Comune c’è penuria di operai dediti alla manutenzione viaria e che c’è urgenza di altro personale; se è vero come è vero che nel Capoluogo l’uso delle auto (che produce inquinamento) è quasi reso obbligatorio dalle inefficienze dei collegamenti pubblici, meccanizzati e su ruota, e che –pertanto- la gente di camminare a piedi non ne vuol sapere (anche per la paura di inciampare); ne consegue che le (in)azioni di un Comune possono influire –e come!!!- su questioni “non alla loro portata” come Lavoro, Salute e Ambiente.

Ma per oggi, forse, di cattiverie ne abbiamo scritte a sufficienza.

Godiamoci tutti la Festa del Santo Patrono.

E San Gerardo, già che ti trovi, pensaci tu, và!

Walter De Stradis