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Cari Contro-Lettori,

sono due le notizie di stampo “culturale” che hanno tenuto banco questa settimana in Basilicata. La prima, in ordine di apparizione, è quella riguardante le foto “sexy” (con annessa polemica, col timer) di Arisa, scattate sul lago Pantano, a pochissimi passi dai luoghi natii. La seconda è quella della pubblicazione (andata a ruba, anche a Potenza) dell’avventura a Matera (e nel parco del Pollino) di Topolino, personaggio che nonostante il clamore, in realtà è arrivato terzo o quarto, o forse anche peggio piazzato, se si contano almeno le storie “materane” dei bonelliani Martin Mystère e Dampyr, nonché quella del cinematografico James Bond, che scorrazzava tra i Sassi scansando le “immancabili” pecore e processioni con donne vestite di nero. E proprio da “penitente” (s)vestita “all black” si è messa in posa l’ugola d’oro del canto strapopolare italiano, quella stessa Arisa inizialmente proposta e promozionata (abilmente) come tenerissimo “brutto anatroccolo”, e adesso – si badi bene, dopo tutta una serie di “trasformazioni” studiate a tavolino che avrebbero fatto impallidire Fregoli- in bomba erotica dagli imprevedibili megatoni. Spiace dover entrare (l’attualità lo impone) in una diatriba invero di così scarso tenore, ma se è pur sacrosanto che ognuno col suo corpo faccia quello che vuole (pur nei limiti della decenza e della legalità), e che ormai nessuno si scandalizza più per un sedere in mostra, tocca rilevare che essere “artisti”, a parere di chi scrive, significa qualche volta anche dire “no”, in barba ad appetitosi emolumenti e prime pagine, alle proposte che poco o nulla hanno a che fare, appunto, con l’attività artistica che ci si propone di fare (compresi gli scatti allusivi, seppur goliardici, siffrediani). Ma tant’è. Anche per questo, per noi Lucani, il rimpianto della perdita di uno come Mango si fa sempre, nonostante gli anni passati, più doloroso.

Quanto alla storia materana di Topolino (e qui, in verità, è lecito parlare di cultura senza virgolette), presentata nella prestigiosa kermesse di Lucca Comics dall’Apt, c’è forse da sperare che qualcosa del genere accada anche a proposito di Potenza (in realtà, non senza qualche brivido, si rammenta un albo a fumetti, prodotto dall’Acta se non ricordiamo male, il cui protagonista disegnato era…Vito Santarsiero!). Ma quale famoso personaggio dei fumetti ci verrebbe nella città attualmente governata da Guarente? Già, perché anche uno come Flash ruzzolerebbe, a forza di fare la gincana -a velocità della luce- fra buche e manti stradali scorticati; l’indagatore dell’incubo Dylan Dog, a caccia di lupi mannari, si confonderebbe a causa del continuo incappare in potenti(ni) dal folto pelo sullo stomaco, finendo con l’impallinare (con bossoli d’argento) più di qualche “umano”; Corto Maltese, a bordo della nave di San Gerardo (quella della parata), ballerebbe, anzi subirebbe una non prevista e fuori contesto danza caraibica, a forza di scossoni causati dai sampietrini sconnessi; Valentina, dalle parti del Pantano, incoccerebbe in Arisa che questa volta fa delle foto in topless, e pertanto si domanderebbe con amarezza se, dai suoi esordi “arditi” degli anni Sessanta, l’Italia non sia magari regredita, piuttosto che progredita; e infine (ma l’elenco potrebbe essere assai più lungo), la Donna Invisibile (in vacanza dai Fantastici Quattro) si accorgerebbe di essere solo una tra i tanti, uomini e donne, “invisibili” di questa città.

Per completezza d’informazione, riportiamo che le altre quattro previste avventure “lucane” del famosissimo personaggio nato dalla penna di Walt Disney usciranno fra la fine dell’anno e i primi mesi del 2023 e saranno anch’esse dedicate ai parchi nostrani. Ci sarà una capatina anche a Potenza? Mah…

Buona lettura a tutti.

Walter De Stradis

Ps. A proposito di “Sud”, Disney e fumetti, si consiglia la lettura del libro, appena uscito, del trivignese Fulvio Caporale, “Quando Paperino era Terrone” (Villani Editore).

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AGGIORNAMENTO: 

Il famoso fumetto di “qualche anno fa” che “se non ricordo male uscì a cura dell’Acta” e che aveva per “protagonista l’allora sindaco Vito Santarsiero” è in realtà una pubblicazione della Protezione Civile (assessorato e unità di progetto) del Comune di Potenza, datata 2006, intitolata “Il mondo furibondo” ed edita in collaborazione con l’associazione “Nuvola Scarlatta”. La pubblicazione fu realizzata materialmente da Luigi Cecere, Ivana Navarra, Donatella Zotta, Roberto Giammatteo e Mario Loparco. Il tema era la prevenzione riguardante i terremoti.