- Redazione
- Sabato, 12 Febbraio 2022 08:43
Cari Contro-Lettori,
mentre i consiglieri regionali della Lega giocavano a “Un, due, tre stella!” (guai a chi si muove) col presidente della giunta, il sempre più intirizzito Generale Napo-Lucano- i parlamentari con la stessa casacca -imitati, nelle loro città e paesi, da alcuni sindaci-si adopravano per il gioco delle belle statuine, che in quest’era di invasiva tecnologia e auto-spionaggio digitale si chiama “flash mob”.
Il motivo?
Protestare contro il caro bollette, che sta spingendo molti Italiani (e di conseguenza molti Lucani) sempre più ad augurarsi di ricevere una coltellata nel fegato, piuttosto che la prossima gabella energetica.
E pensare che, in tutto questo, c’è anche (ancora) chi -come quel conduttore fiorentino di una trasmissione televisiva di calcio, con la faccia da estroso, solleticato dal goliardico tifoso juventino del capoluogo lucano (l’ormai virale #AlfiodaPotenza)- rinfacciava come sia già un miracolo che qui a Potenza pure noi sia abbia “la luce in casa”.
A dispetto della rudezza dello scortese presentatore viola, il governo dal canto suo afferma di non dimenticare “famiglie e imprese in difficoltà" e, anzi, di star lavorando a un nuovo provvedimento (che potrebbe valere tra i 5 e i 7 miliardi) per calmierare gli aumenti di luce e gas “che hanno registrato un boom", come certifica l'Arera, “nonostante gli interventi messi in campo finora”.
Com’è noto infatti, il prezzo dell'energia elettrica –riferisce l’ANSA- nei primi tre mesi dell'anno è raddoppiato (+55%) e poco meno ha fatto il gas (+41,8%), creando problemi non solo alle attività produttive, ma anche ai sindaci (di qui la protesta), agli uffici pubblici, alle asl e agli ospedali.
«In attesa di capire la portata dell’intervento che varerà il Consiglio dei Ministri -afferma la consigliera regionale, leghista anche lei, nonché responsabile del dipartimento energia, Dina Sileo - è utile che anche la Regione si adoperi per ristorare gli utenti che stanno soffrendo a causa di aumenti smisurati. A tal fine è opportuno, almeno per l’anno 2022, monetizzare il prima possibile i quantitativi di gas spettanti alla Regione. Per una nuova strategia energetica regionale, invece, è necessario approvare immediatamente la proposta di legge che istituisce le comunità energetiche. Una riforma che non può più attendere», conclude.
E gli atavicamente rassegnati Lucani, che invece sanno bene che “Il Paradiso può attendere” (per citare un vecchio film con Warren Beatty), in attesa che lì alla Regione finalmente si illuminino d’immenso, da tempo non nascondono le loro preoccupazioni per un’altra bolletta, quella dell’acqua.
Questa settimana, noi di Controsenso abbiamo avuto la possibilità di parlarne col nuovo amministratore unico (in carica dalla scorsa estate), il disponibile Ing. Andretta, che ha fatto il punto su patologie croniche (e storiche), prospettive, interventi attuati e da attuare (poco procrastinabili): «Oggi grazie al Pnrr –e in particolare attraverso lo strumento di finanziamento “React EU”- abbiamo la possibilità di attivare dei fondi per ridurre le perdite d’acqua. Abbiamo già richiesto un finanziamento del genere, e stiamo attendendo la risposta. Ciò che AL, Regione ed Egrib ora si aspettano è un finanziamento di circa 50milioni, per una prima tranche di lavori che avremo l’obbligo di terminare entro il 2023...».
Il resto lo leggerete nella consueta intervista “a pranzo”.
Ma una cosa la possiamo già fare tutti: evitare gli sprechi.
Walter De Stradis