salvini_grande_illusione.jpg

 

 

CARI CONTRO-LETTORI,

 

 

chissà perché, con questa maggioranza regionale, le allusioni alle illusioni e agli illusionisti (ci si perdoni il “gioco” di parole) vengono facili.

L’ultimo, in ordine di tempo, a utilizzare un siffatto tipo di metafore è stato il consigliere regionale di opposizione (“Prospettive Lucane”) Trerotola, a detta del quale «l’apoteosi è stata raggiunta con l’atteggiamento poco istituzionale del Presidente del Consiglio Cicala (Lega – ndr), il quale si è trasformato in un novello Mago Silvan che compare o scompare, o meglio presiede o non presiede i lavori consiliari, a seconda degli occasionali argomenti posti all’ordine del giorno».

Nel frattempo, siòre e e siòri, esibendosi nel mirabolante salto mortale (della quaglia, della cavallina o di quello che preferite voi), alcuni consiglieri regionali sono “volati” dalle parti di Fratelli d’Italia, in ultimo l’ormai ex capogruppo Leghista Coviello (seguito a ruota da Mecca, sindaco di Avigliano), il quale, soltanto un paio di mesi fa, dichiarava a Controsenso: «Nel mio caso il calcolo politico non c'è mai stato, avendo sempre fatto scelte controtendenza: sono sempre stato una persona di centrodestra quando la Regione era in mano alla sinistra. Per quanto riguarda la Lega, mi ha colpito la vicinanza alla gente, che era ciò che mancava nella politica nazionale e lucana». A proposito dell’ “aria da rimpasto” che già si respirava a metà dicembre scorso, aggiungeva: «E' vero che, da cittadini, si apprende che un po' di difficoltà ci sono in merito a una identità di vedute della maggioranza. Ma questo dipende dal fatto che siamo una classe dirigente nuova, che necessita di un periodo fisiologico di ambientamento». In conclusione dell’intervista a pranzo, tuttavia chiosava: « In politica non c'è mai riconoscenza. L'ho imparato a mie spese. E quindi oggi alzo i gomiti, come fanno i centravanti, per difendermi». E così, oltre ad alzare i gomiti, il Nostro ha alzato pure i tacchi e ha lasciato la Lega di Salvini. Motivo? Coviello afferma di non aver gradito le scelte politiche a livello nazionale (leggi ammucchiata Draghi).

Ovvio che gli equilibri, vuoi o non vuoi, in giunta regionale cambieranno, visto che –oplà, et voilà- Fdi in pochi giorni è passato da uno a ben quattro consiglieri regionali, ben potendo ora calare un poker sul tavolo (un po' meno) 'verde' della Regione. Il cittadino medio, magari anche quello che aveva creduto alla grande illusione bardiano-salviniana, visto che anche al Comune di Potenza, i “Fratelli” d’Italia quando possono qualche colpetto, alto o basso, se lo danno (leggi all’interno vicenda Basento), teme intanto che in politica si giochi sempre a rubamazzo, laddove il “mazzo” ce lo mettono sempre loro, ovvero i lucani.

Sim-sala-bim, ready voilà, questo governo regionale ce la farà?

Buona lettura,

Walter De Stradis