- Antonio Nicastro
- Sabato, 27 Aprile 2019 10:00
Ce ne siamo già occupati su Controsenso del 9 marzo scorso, dopo che il Sindaco di Potenza emise un’ordinanza per regolamentare l’apertura delle sale giochi e dei centri scommesse, disponendo che l’orario di apertura sarebbe stato di 8 ore al giorno, (dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 22.00) e prevedendo sanzioni amministrative fino a 500 euro e segnalazione alla Questura in caso di non osservanza dell’ordinanza.
Successivamente a questa ordinanza e in seguito alle rimostranze dei titolari delle sale giochi, c’è stata una nuova ordinanza sindacale, la n° 41 del 25 marzo 2019, che ha modificato in maniera sostanziale gli orari di apertura delle sale giochi. Prima di emettere la nuova ordinanza è stata ascoltata l’Associazione Famiglie Fuori Gioco, le osservazioni e le pressioni dei gestori hanno indotto il sindaco a regolamentare in maniera meno restrittiva la precedenza ordinanza stabilendo che gli orari di apertura delle sale giochi sono i seguenti: dalle 9.30 alle 14.00 e dalle 16.00 alle 24.00, quindi 12 ore e 30 minuti invece delle 8 ore della prima ordinanza. C’è da dire che la Polizia Locale dopo l’emissione della prima ordinanza ha effettuato numerosi controlli che hanno riscontrato violazioni e di conseguenze sono scattate le relative sanzioni amministrative, in alcuni casi sono state accertate violazioni di tipo penale. La Polizia Locale, da noi interpellata, comunica che gli accertamenti continuano e spesso vengono eseguiti in coordinamento insieme alle altre forze dell’ordine. L’attenzione quindi, nonostante non ci sia riscontro mediatico, è alta. A stare con il fiato sul collo delle Istituzioni è l’associazione di Promozione Sociale Famiglie Fuori Gioco e l’attivissimo presidente Michele Cusato che opera dal 2010 nella prevenzione e cura della dipendenza del Gioco d’Azzardo Patologico attraverso i Gruppi di Auto Mutuo Aiuto. Collabora con il Ser.D., il C.I.M., la Fondazione Interesse Uomo e altre Associazioni della Provincia di Potenza e Matera e che è membro del CONAGGA che riunisce gran parte di Associazioni Nazionali di Auto Mutuo Aiuto, nonché membro permanente dell’Osservatorio Regionale sul Gioco d’Azzardo Patologico, istituito con L.R. n. 30 dell’ottobre 2014. Nel corso di questa lunga esperienza sul campo. L’Associazione ha registrato un incremento di situazioni di difficoltà e di dipendenza in diversi gruppi familiari che si sono rivolti agli operatori associati: giovani, adulti lavoratori, pensionati, disoccupati, indifferentemente dal sesso e dal livello di istruzione e professione. Dalle esperienze nelle scuole anche in collaborazione con azioni di altre Associazioni, la tendenza a giocare in sale gioco e/o online è in crescita tra i giovanissimi. Sono sempre più allarmanti i dati riferiti alla ludopatia, già i dati raccolti dal 2012 con le indagini statistiche condotte attraverso il Sistema Informativo Regionale e con il coinvolgimento dei Ser.D. delle Aziende Sanitarie di Potenza (ASP) e di Matera (ASM), dimostrano un costante incremento di utenti affetti da dipendenza dal gioco d’azzardo patologico (da 69 nel 2012 a 122 nel 2015) (fonte: Piano Regionale 2017-2018 Gioco d’azzardo patologico – Regione Basilicata. www.regione.basilicata.it), non ultimo l’incremento di 28 unità nel 2018 rispetto al 2017. Inoltre, le richieste di aiuto ricevute dall’Associazione in riferimento al 2017 sono state 173 di cui 100 sono state accolte in gruppo. Nel 2018 c’è stato un incremento di 35 unità. (fonte: dati interni all’Associazione e inviati al Conagga).
L’impegno di “Famiglie Fuori Gioco”
Alla luce di quanto esposto l’Associazione Famiglie Fuori Gioco, per essere supportata nel contrasto al gioco d’azzardo patologico che sta riscontrando maggiore diffusione anche tra i minori, ha chiesto la collaborazione delle istituzioni pubbliche locali, a cominciare dai Comuni, poiché è emerso che la L.R. n° 30 dell’ottobre 2014 non trova la sua piena applicazione. È vero però anche che alcuni Comuni hanno applicato la disposizione della L.R. sulle distanze dai luoghi sensibili, altri, come il Comune di Potenza, hanno disposto la limitazione degli orari di spegnimento delle slot in determinate fasce orarie, deterrente se accompagnato dai dovuti controlli. In questo quadro generale, è stato necessario il coinvolgimento dei delle Civiche Amministrazioni per avviare azioni congiunte per il contrasto al gioco d’azzardo patologico, quali la firma dei Protocolli di Intesa. Attraverso i protocolli l’Associazione e i Comuni pianificano attività di informazione e prevenzione nelle comunità nonché istituzione di sportelli d’ascolto e gruppi di auto mutuo aiuto. I primi Protocolli sono stati firmati con i Comuni di San Fele e Satriano di Lucania, il prossimo sarà sottoscritto entro l’inizio di maggio con il Comune di Marsiconuovo. I Comuni firmatari saranno capofila di una rete costituita dai Comuni limitrofi. Oltre ai Comuni, l’Associazione ha creato l’alleanza costruttiva delle istituzioni scolastiche, in particolare con l’Ufficio Scolastico Regionale. Infatti, a fine marzo, l’Associazione e l’USR di Basilicata hanno firmato il Protocollo di Intesa per interventi di informazione e prevenzione negli istituti scolastici a partire dal prossimo anno scolastico, fermo restando tutte le attività già svolte con i ragazzi nelle scuole. La richiesta dell’intervento congiunto è supportata dalla L.R. n° 30 dell’ottobre 2014, dai dati sopra esposti, dal rendere efficace e incisiva l’attività profusa dell’Associazione, così come del Ser.D, così come di altri soggetti impegnati nella sensibilizzazione, nell’informazione e nella prevenzione. L’obiettivo è contrastare le New Addictions con particolare attenzione al GAP, gioco d’azzardo patologico, poiché il GAP e le New Addictions comportano gravi conseguenze in diverse aree della vita della persona interessata: Area psicologica, Area fisica, Area sociale.