- Antonio Nicastro
- Sabato, 10 Novembre 2018 10:00
Abbiamo voluto fare il punto della situazione di strade, piazze e marciapiedi, trascurando le strade carrabili, a cominciare dalla piazza e dalla più importante strada cittadina
Anche in Piazza don Bosco i lavori di riqualificazione della piazza paiono realizzati con materiale non adatto al passaggio dei veicoli e anche qui al posto della costosa pavimentazione originale si sta posando l’immancabile bitume. Proteste anche da parte dei cittadini di Poggio tre Galli che denunciano lo stato di pericolo ed abbandono della piazza antistante la parrocchia di Santa Cecilia, intitolata a don Pinuccio Lattuchella, anche qui si sono utilizzati materiali che si sono rivelati inadatti se è vero, come facilmente riscontrabile, che la pavimentazione in marmo si è rotta in più punti mettendo a repentaglio l’incolumità dei pedoni. Proprio la scelta dei materiali pare la principale causa che fa degradare velocemente opere realizzate di recente: rimanendo nell’ambito della viabilità ci preme segnalare l’utilizzo intensivo di cordoli di pietra bianca o marmi utilizzati come cordoli per delimitare i marciapiedi, detto materiale è palesemente inadatto in località dove spesso le temperature scendono sotto lo zero, per cui l’acqua che si infila nelle venature dei cordoli alle basse temperature gela e contribuisce a sfaldare il cordolo; in città ci sono tante strade con cordoli frantumanti, per esempio sui cavalcavia del “nodo complesso” inaugurati solo due anni fa, decine di metri di cordoli sono già sbriciolati. Bene farebbe il Comune, in occasione di lavori pubblici sulle strade, a vietare l’utilizzo di questi materiali inadatti al clima della città. Bene farebbe il Comune, anche, ora che è uscito dal dissesto, a reperire i fondi per cominciare a fare la necessaria manutenzione, se si continua a rinviare gli interventi si spenderanno molti più soldi di quanto ne occorrono ora. C’è da dire che non tutti i lavori di riqualificazione di strade pubbliche hanno presentato criticità, ci piace ricordare che la riqualificazione delle due “salite” che collegano il centro storico a via Mazzini e all’incrocio di Santa Maria, ci riferiamo alle salite di San Gerardo e San Giovanni, sono state eseguita a perfetta regola d’arte ed oggi ad oltre 15 anni dall’ultimazione dei lavori basole, cordoli e cubetti di porfido sono al loro posto ciò sta a significare che quando si vuole si realizzano lavori che durano nel tempo.
Piazza Prefettura e via Pretoria: basole traballanti e avvallamenti
Entrambe sono state oggetto di due interventi di ammodernamento e nel caso della piazza i lavori di ristrutturazione vennero accompagnati da feroci polemiche da parte di chi non ha condiviso il progetto della notissima architetta Gae Aulenti. Molte basolette che compongono la pavimentazione della piazza sono rotte o lesionate, ci sono piccoli avvallamenti, per quanto riguarda gli alberi posizionati a destra è stato necessario sostituirli perché so sono seccati. Allo spigolo destro di piazza Mario Pagano da altre due mesi s’è creato prima un avvallamento che poi è diventato voragine, una transenna e un elemento in plastica delimitano la zona, ma non ci si decide a intervenire nonostante si segnalano danni fi sici a persone cadute in quel punto. Anche via Pretoria, ripavimentata meno di 10 anni fa, presenta numerosi punti critici lungo tutto il percorso, il tratto che, teoricamente, non dovrebbe essere aperto al transito veicolare ha cominciato a cedere, numerose basole sono traballanti altre sono rotte, numerosi gli avvallamenti, ancora più evidente il degrado che interessa il tratto iniziale e quello fi nale di via Pretoria che sono transitabili ai veicoli. A Portasalza e nel tratto che va dalla caserma dei carabinieri fi no a via Bonaventura, la pavimentazione, costituita da basolette di pietra lavica e cubetti di porfi do, è piena di rappezzi in bitume che hanno colmato le buche createsi per la rottura delle basole o per la scomparsa dei cubetti di porfi do. In tanti si chiedono perché un lavoro molto costoso si è degradato così presto. Per quanto concerne via Pretoria, nel tratto pedonale, e in piazza Mario Pagano c’è un errore di fondo nel prevedere i lavori di ripavimentazione, si è tenuto conto che la strada dello “struscio” doveva essere esclusivamente dedicata al passaggio di pedoni e invece così non è, nella realtà quotidianamente transitano centinaia di automezzi, anche di stazza notevole, oltre ai mezzi dell’ACTA: si pensi ai tanti eventi che si tengono nella piazza principale della città che prevedono il montaggio di palchi o di strutture varie che devono essere portati da TIR di dimensioni, e peso, rilevanti. Normale che una strada progettata e realizzata con materiali non adatti a sopportare carichi eccezionali prima o poi, col passare del tempo, si rovini; a favorire il deterioramento dei materiali, soprattutto quello utilizzato per riempire gli interstizi delle pavimentazioni, è il sale che viene sparso dope le nevicate.
Via Mazzini: urge la risistemazione dei marciapiedi
In via Mazzini è stato ripavimentato tutto il marciapiedi, da Portasalza all’incrocio di Santa Maria, con basolette di pietra lavica, anche gli accessi alle proprietà private sono stati realizzati con questo materiale, ma, già da alcuni anni, a cominciare dagli accessi alle proprietà private, numerose basolette si sono rotte e in molti casi sono mancanti, anche in questo caso si sono utilizzati materiali e tipo di posa che paiono non adatti al passaggio dei veicoli, anche nei tratti dove passano solo i pedoni molte basolette si sono tolte dalla sede di posa, molte sono rotte ed alcune sono scomparse. Anche in via Mazzini si trascura di sistemare i tratti di marciapiedi che si nono deteriorati, dopo ogni pioggia aumentano le basolette che diventano traballanti o che si staccano.