- Antonella Sabia
- Sabato, 10 Novembre 2018 10:00
Sono le ore 9 di un mercoledì mattina qualunque. Siamo andati a fare due passi a rione Verderuolo, dove da anni, ogni mercoledì e venerdì si tiene uno dei tanti mercati rionali della città. Sono passati all’incirca due mesi da quando sono state istituite le rotonde che hanno riportato Via Milano e Viale Firenze a doppio senso di marcia, e abbiamo chiesto ad alcuni ambulanti quali cambiamenti e che situazione vivono con il nuovo sistema di viabilità.
“Si vede quello che è successo. C’è pochissima gente e non girano più tanti soldi. Con le nuove rotonde i parcheggi sono quasi inesistenti, prima forse la situazione era un po’ meglio. Ora non trovando parcheggio, la gente non si ferma, mentre prima si parcheggiava da un lato e dall’altro”, ci dice la signora Donatina, ambulante di abbigliamento intimo. Il signor Antonio Ambrosio, che vende biancheria per la casa, e viene da Pompei ci ha detto: “Noi siamo di Pompei, ma siamo qui tutte le settimane. Da quando hanno fatto queste rotonde si è avvertita la differenza, si nota dal traffico che è aumentato e dai parcheggi che non esistono più”. Anche Angelo Scavone, che vende calzature, è d’accordo: “La gente viene meno a causa dei parcheggi, in seguito all’istituzione delle rotonde, e il commercio di questo ne risente”. E la crisi? “Si sente, si sente, e pure parecchio! La grande distribuzione e il commercio online sicuramente ci hanno ammazzato!” Nonostante conferma il cambiamento avvenuto, è più positivo invece il signor Giuseppe, che si divide tra negozio e mercato: “La differenza c’è, si è sentita e si vede. Non ci sono più parcheggi, prima capitava anche che qualcuno si fermava in doppia fila e i vigili chiudevano un occhio. Oggi non lo si può più fare perché altrimenti il traffico si blocca”. “Le rotonde hanno comunque un senso, rendono tutto meno pericoloso e al di là del commercio, ritengo siano una cosa molto positiva e fondamentale, dovrebbero farne molte di più”. La crisi? “Non penso che ne sia tanta. Credo che il problema vero siano le tasse. La gente spende quello che può, affluenza al mercato c’è, e in particolare vengono per risparmiare, e un po’ rispetto ai negozi si risparmia”. Ci spostiamo all’interno del mercatino coperto e la situazione cambia di pochissimo. Uno dei fruttivendoli, il signor Lorenzo dice così: “Da settembre ci sono delle difficoltà, a causa dei parcheggi, si vedono meno persone. Ovviamente non c’è tanto spazio dove fermarsi”. Ma prima delle rotonde? “Il problema è comunque la crisi, anche perché personalmente ritengo che le rotonde siano una cosa utilissima. In generale, non ci piove che anche nel settore ortofrutticolo c’è stato un calo enorme, e questo nulla c’entra con il cambiamento del traffico”. E al banco alimentari la Signora Carmela Cavuoti: “Con il passare degli anni la crisi si è fatta sentire, però purtroppo questa è una cosa che non dipende necessariamente dall’istituzione delle rotonde”.