- Antonio Nicastro
- Sabato, 31 Marzo 2018 10:02
Da quando Potenza ha cominciato a espandersi verso le periferie la città è andata adattandosi alle nuove realtà territoriali.
E’ cambiato il settore del commercio con le attività del centro storico che si sono trasferite nella parte pianeggiante, anche le pompe di benzina si sono adattate alla “nuova” città, anche perché le normative sulla sicurezza si sono fatte più stringenti per cui molti degli impianti che erogano carburanti sono scomparsi o sono stati delocalizzati in aree meno densamente abitate. Uno dei pochi impianti rimasti dentro la città è quello ubicato all’incrocio fra viale Marconi e via Viviani, nei pressi del Seminario Minore. Gestore dell’impianto è Donato Macrifugi, personaggio con gli inconfondibili baffi da sceriffo che evidentemente devono infondere fiducia e simpatia fra gli automobilisti, visto il suo impianto è sempre affollato, trattasi di vero e proprio presidio del territorio per il tempo che gli addetti trascorrono quotidianamente sulla strada e in mezzo alla gente. Incontriamo Donato in una mattinata mentre si destreggia fra un erogatore e l’altro, coadiuvato dal figlio Nicodemo e dall’efficientissimo collaboratore Rocco.
Signor Macrifugi da quanto tempo esiste la sua attività?
L’impianto che attualmente gestisco in viale Marconi è presente sul territorio fi n dal 1973, precedentemente è stato gestito per la prima volta dai fratelli Passarella.
Da quando lo gestisce lei?
Ho preso in gestione l’impianto nel 1998 quindi da circa 20 anni.
Prima di fare il gestore di un distributore ha fatto altro?
Sì, per 14 anni ho lavorato presso un’importante attività commerciale del capoluogo dove il mio ruolo era quello di addetto alle vendite e al rapporto esterno con la clientela. Grazie al titolare dell’azienda ho imparato a rapportarmi con il pubblico e affinato, con tempo ed esperienza, le mie qualità commerciali
Com’è cambiato il suo “mestiere”?
La gestione delle stazioni di servizio negli ultimi anni ha visto un incremento notevole degli impianti così detti ghost (fantasma), ossia senza il servizio, da parte delle società petrolifere. Questa “innovazione” ha portato all’esclusione della figura del gestore e di tanti addetti alla distribuzione, secondo me con notevoli disagi per la clientela e una conseguente diminuzione di posti di lavoro. Tutto ciò con il miraggio di una riduzione sul prezzo del carburante alla pompa; visto che mi date l’occasione vorrei sfatare un falso mito e spiegare che il prezzo finale al cliente viene determinato esclusivamente dalle società petrolifere, per cui il gestore non può intervenire sulla sua composizione.
Lei però è noto anche per la sua passione per il basket, ci vuole raccontare della sua esperienza partendo da quando ha cominciato a calcare il parquet.
Ho cominciato la mia attività cestistica con il minibasket negli anni 70 con gli istruttori Donato Fiore e Nicola Panebianco nella società Atletico Intercontinentale del presidente Masella (ci allenavamo nella struttura sottostante il Coni). Passato poi alle giovanili della stessa società ho incontrato come allenatore il mitico Gigino Lo Magro il quale è stato un maestro, non solo di basket, ma anche di vita. Ricordo i derby con l’Invicta Potenza con immenso piacere per la partecipazione del pubblico alle gare giovanili che riempivano il palazzetto del Coni. Ho trascorso tutta l’attività cestistica nell’Atletico Intercontinentale fino a far parte della selezione della Basilicata per i giochi della gioventù. Abbandonata l’attività agonistica, ho intrapreso quella arbitrale con discreti risultati e alla nascita dei miei due figli ho dovuto abbandonare. Nel recente passato sono stato chiamato a ricoprire il ruolo di Presidente regionale CIA (Comitato Italiano Arbitri) carica che ho ricoperto per 6 anni.
Quali sono le problematiche della categoria dei gestori di carburanti alla luce del suo impegno nel sindacato di categoria?
In relazione alla mia figura sindacale all’interno della categoria, devo dire che il rapporto con le varie amministrazioni che si sono succedute è stato sempre improntato al dialogo e al confronto. A tal proposito abbiamo ricevuto l’elogio da parte dei vertici sindacali nazionali per come il dirigente del comune di Potenza ha strutturato, con la nostra partecipazione, la turnazione dei festivi, in quanto l’amministrazione si è trovata dinanzi al problema degli impianti senza servizio (ghost).
Ci risulta che il suo ruolo nel sindacato travalica il territorio lucano…
Non volevo dirlo, ma sono componente dell’esecutivo nazionale FEGICA CISL.
Come giudica l’azione del Comune di Potenza in relazione all’esercizio della sua attività (tasse varie – Tari), provvedimenti sul traffico e la viabilità?
Come gestore non sono sottoposto al pagamento dell’IMU, per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti siamo obbligati a servirci di ditte specializzate nello smaltimento di rifiuti classificati speciali. Per quanto riguardala pulizia e lo smaltimento de rifiuti non abbiamo mai riscontrato disagi per quanto concerne il passaggio alla raccolta differenziata, in questa parte di Potenza la situazione è sotto controllo.
Quali sono le problematiche del quartiere in cui c’è la sua attività? Com’è la situazione per quanto riguarda il traffico e la mobilità? Il sistema di raccolta dei rifiuti è confacente alle aspettative di chi ci vive nel quartiere?
Essendo il nostro un lavoro al servizio del pubblico, articolato dalle 7 alle 20 e 30, e avendo contatto quotidiano con la popolazione, raccogliamo lamentele di vario tipo. Nel nostro quartiere quelle più comuni riguardano le buche delle strade, ultimamente ci si lamentela per l’istituzione dei parcheggi a pagamento e per l’attivazione delle zone con sosta a disco orario. A due passi dalla stazione di servizio c’è la scala mobile che collega il centro storico, da oltre un anno ci sono tanti disservizi, in alcuni giorni il 50% delle rampe è fuori servizio e non si decidono a ripararle. I cittadini prima parcheggiavano gratuitamente da queste parti e utilizzando le scale mobili raggiungevano il centro storico per fare spese o per diletto, ma ora che quasi tutti i posti liberi diventano disco orario sarà difficile che gli utenti saliranno nel centro storico, in quanto servono 20 minuti all’andata e altrettanti per tornare, per cui si rischia di pagare la multa. In molte occasioni ci dobbiamo sostituire all’ufficio informazioni per la quasi totale mancanza di segnaletica stradale che indichi ai forestieri i principali luoghi di interesse, il tribunale, l’ospedale, l’università ecc; per chi arriva in città dalla Basentana o dal raccordo Sicignano-Potenza il nostro distributore è il primo posto comodo per fermarsi e chiedere indicazioni. Per quanto riguarda la pulizia e lo smaltimento de rifiuti non abbiamo mai riscontrato disagi nel passaggio alla raccolta differenziata, in questa parte di Potenza la situazione è sotto controllo. Proprio di fronte all’ingresso della stazione di servizio c’è una fermata per i bus urbani, ma i residenti snobbano il servizio in quanto lo ritengono poco affidabile.