verdeCITTADINO

Nella classifica stilata dall’ISTAT per le città con più spazi verdi, Potenza occupa i posti alti della graduatoria, parchi e giardini pubblici sono dislocati in tutta la città; in qualche caso i potentini lamentano situazioni di degrado o mancata manutenzione dei prati, delle siepi e degli alberi, ma a breve si potrà godere di una nuova area verde.

Sono pressoché ultimati i lavori per realizzare l’allungamento del cosiddetto Parco Fluviale del Basento con la realizzazione di una pista su entrambi i lati del fiume, e quando si parla di parchi o aree verdi, attrezzate o meno, è d’obbligo parlare degli alberi che svolgono la funzione di ossigenare l’aria oltre che offrire, d’estate, la tanta sospirata ombra. Bisogna però prendere atto che non tutte le specie di piante presenti in città sono adatte al clima e alle caratteristiche ambientali di Potenza. In più occasioni negli anni scorsi si sono sfi orate tragedie per la caduta di alberi, accade soprattutto durante le giornate ventose, a cadere sono piante che hanno terminato il loro ciclo di vita o alberi che hanno un apparato radicale modesto o sproporzionato rispetto al tronco o alla chioma. Questi episodi hanno indotto alcuni privati ad eliminare piante ritenute pericolose, anche il Comune, raccogliendo segnalazioni di alcuni cittadini, ha provveduto ad abbattere degli alberi che potevano rappresentare un pericolo. Spesso all’abbattimento di alcuni alberi sono seguite furiose polemiche in quanto gruppi di cittadini non sono convinti della pericolosità delle piante eliminate, in alcuni casi gli alberi eliminati sono stati sostituiti, e anche questa circostanza ha generato polemiche; è accaduto, ad esempio, per la sostituzione delle magnolie in piazza Prefettura, in quanto quelle piantumate -quando è stata rimodernata la piazza- si sono seccate per colpa del sale sparso per sciogliere il ghiaccio dopo le nevicate dell’anno scorso. Fra le piante non adatte ad abbellire le città, al primo posto ce n’è una che non viene messa a dimora in maniera “ufficiale” ma cresce spontaneamente: ci riferiamo all’alianto, o ailanto come viene anche denominata, è nota anche con il nome di “albero del Paradiso”, essa è una pianta decidua appartenente alla famiglia delle simaroubaceae, nativa della Cina, ma che si è diffusa soprattutto negli USA, Australia, Nuova Zelanda, in alcuni paesi dell’Europa e anche in Italia. E’ una specie frugale, resistente, adattabile a qualsiasi tipo di condizione; lo si ritrova spesso nei terreni incolti, lungo i torrenti, nelle boscaglie e si comporta da infestante; si moltiplica abbondantemente e velocemente e ha un rapidissimo accrescimento, spesso a scapito della vegetazione locale. La sua diffusione è diventata preoccupante in tutta Europa e anche in America, persino nel cuore delle aree protette e dei parchi nazionali. In alcuni casi l’alianto si rivela prezioso per il consolidamento di terreni franosi e sterili, ma in altre circostanze questa pianta fa molti danni, dopo che ha attecchito è praticamente impossibile estirpare del tutto l’apparato radicale dell’alianto dal terreno: basta lasciare anche un solo frammento di radice per vederlo ricomparire la stagione successiva. Anche a Potenza l’alianto è presente un po’ dappertutto, in molti casi è cresciuto spontaneamente in terreni vegetali, nelle scarpate, sia su suolo pubblico che in proprietà private, in tanti casi si è sviluppato laddove arreca danno e pericolo. Lo si può trovare spuntare da muri in pietra e con il tempo le radici hanno compromesso la stabilità del muro, lo si ritrova perfino a bordo delle strade, soprattutto quelle poco battute, ma riesce a crescere anche attraverso l’asfalto lungo strade pure abbastanza trafficate, per esempio lungo la bretella che collega viale Marconi al ponte Musmeci. Il caso più clamoroso è in via del Gallitello, all’incrocio con viale Verrastro, dove due piante affiancate di alianto si sono clamorosamente sviluppate tanto da rendere pericoloso il transito nella trafficatissima strada del commercio nel capoluogo di regione. Si confida in un rapido intervento, considerato che il Comune ha provveduto a eliminare, negli ultimi tempi, numerosi alberi ritenuti pericolosi, ma non ha ancora eliminato questi due alberi di alianto collocati in un luogo così in vista e trafficato.