- Giovanni Martemucci
- Sabato, 30 Dicembre 2017 11:06
Matera è ancora senza Regolamento Urbanistico e la città che si appresta a celebrare un 2019 da ricordare dimentica che la programmazione urbana fa parte delle scelte strategiche e culturali di una comunità.
Il regolamento urbanistico attende di essere discusso ed approvato da troppi anni ed in città la programmazione è affidata alle varianti in deroga, piuttosto che agli urbanisti. Il Consiglio Comunale di Matera è stato convocato lo scorso 28 dicembre con all’ordine del giorno l’ennesima variante urbanistica, l’assegnazione di aree all’Ater per la costruzione di alloggi di edilizia convenzionata e sovvenzionata. Una fine d’anno col botto, se si considera che a Matera il Regolamento Urbanistico è in ritardo di 11 anni, nonostante sia praticamente pronto, mentre si continua con la pratica delle varianti al confine della legittimità. Senza nulla togliere alla necessità di realizzare alloggi di edilizia residenziale pubblica e senza voler entrare nel merito della legittimità del permesso a costruire in deroga al piano urbanistico, su cui pure alcuni nutrono fondati dubbi, Confapi Matera evidenzia la stortura di procedere per Accordi di Programma che rovinano il disegno urbano della città e ignorano la legge regionale che invita ad adottare il Regolamento Urbanistico, strumento che dovrebbe coordinare, disegnare e salvaguardare il tessuto urbanistico, tracciandone le linee di espansione. “Dopo 11 anni, invece di accelerare l’approvazione del R.U. -fanno sapere da Confapi- a Matera si continua a violentare il territorio con interventi urbanistici in variante, adottati con procedure non ortodosse e basati sull’estemporaneità. Per questo motivo Confapi invita l’Amministrazione Comunale ad adottare rapidamente il Regolamento Urbanistico, coinvolgendo le Associazioni di Categoria e gli Ordini Professionali, al fine di garantire quella qualità urbana cui tutti aspirano. Questo ritardo è veramente incomprensibile”.