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Cari Contro-Lettori,

in un Paese in cui un uomo

di Governo può beatamente

portarsi in giro l’ambiziosa

amica per convegni e

appuntamenti istituzionali,

spacciandola per consulente

o collaboratrice, mentre costei, giusto per

non annoiarsi, nel frattempo conserva,

registra, filma (e poi sputtana) tutto, anche

con l’ausilio degli occhiali di James Bond

(ormai acquistabili sottocasa), c’è poco

da stupirsi se in un Consiglio regionale

per prima cosa viene approvata una

norma con la quale si aumentano quelli

che tecnicamente si chiamano “costi della

politica”, ma che il cittadino con le tasche

piene (di veleno, non certo di soldi) definisce

malignamente “aumento di stipendio”.

Ma tant’è. Viepiù che alcuni di costoro

sono poi gli stessi che si palesano in

prima fila –o comunque ben posizionati a

favor di videocamera- alle manifestazioni

religiose più importanti del territorio,

per poi pubblicare sui social o dettare

comunicati stampa con gli appropriati

sentimenti mistici, religiosi ed ecumenici

del caso. Ma, ripetiamo, cosa vuoi che

sia un politico locale che delibera di

aumentare “i costi della politica” e poi va

subito dalla Madonna –costi quel che costipur

di apparire sempre contrito, fraterno,

consapevole e responsabile, se in

Italia c’è un Ministro che ammette

(con una malcelata “padellata”

sulla fronte) “relazioni affettive”

extraconiugali sulla Tv di Stato,

e poi frigna per il perdono della

moglie, manco fosse a “C’è posta

per te” con la De Filippi. Il tutto,

naturalmente, mentre l’ambiziosa

amica di cui sopra “posta”

in tempo reale le sue verità sui social

onde smentire l’ex (a suo dire) mentore/

mentitore.

E il cittadino, quaggiù, come reagisce a

questi esempi nazional-regional-popolari?

Semplice, decidendo di non votare più.

«Questo Sindaco, quando era candidato,

rispondeva a tutti i miei messaggi, il più

delle volte scrivendo: “Non preoccuparti, il

problema del tuo quartiere lo risolveremo”.

Adesso non risponde più. Alle prossime

elezioni non ci vado a votare», ci dice un

cittadino Lucano. Uno dei tanti. Il che

dimostra che nemmeno il famoso evergreen

borbonico “Franza o Spagna, purchè se

magna”, vale più (dal momento che si

magnano tutto loro).

Certa politica, insomma, continua a giocare

a “bocce” con i destini dei propri sottoposti

(ovvero noi), mentre rapidamente certe

promesse elettorali diventano roba vecchia,

anzi decrepita, come i reperti archeologici

di Pompei.

Ben ritrovati a tutti.

Walter De Stradis