oggi_filone.jpg

 

 

 

Cari Contro-Lettori,

alcuni biologi hanno da sempre sostenuto che la gallina in realtà è il sistema che l’uovo usa per riprodurre se stesso. Se ci pensate è agghiacciante. Specie in una terra di “polli” (gli elettori), che vengono utilizzati dalle “uova” (d’oro) della politica soltanto come mezzo per perpetrare se stessa. Così com’è altrettanto agghiacciante, tanto per fare un esempio plastico, la vicenda del consiglio comunale di Potenza (l’ennesimo), che salta per mancanza del numero legale. E pensare che una settimana fa, in questa prima pagina, avevamo ironizzato sulla presenza di molti argomenti un po’ “naif” nell’ordine del giorno (a fronte di quelli davvero importanti del “carnet”), ma –da sciocchi quali notoriamente siamo- non avevamo preso in considerazione che il banco saltasse nuovamente, pur consci che con questo Comune (nel senso allargato del termine) la realtà molto spesso supera la fantasia. O è il contrario? E mentre la minoranza accusa la maggioranza, e la maggioranza accusa la minoranza, a nessuno viene in mente la più dignitosa delle parole possibili in questo macello (toh, “dimissioni”), e le faccende davvero importanti aspettano che Lorsignori si degnino di poggiare l’augusto popo’ sulle loro belle poltroncine. Sarà pure, come afferma qualcuno dell'opposizione, che questo tipo di "tattiche" della maggioranza (o di una sua parte) siano tecniche di "ricatto politico" ai danni dello stesso sindaco (a cui, evidentemente, manca il "polso" della situazione?), ma, allargando un tantino la visione, l'immobilismo (o latitanza) amministrativo di questa città guidata da Guarente tocca comunque tematiche cruciali, come leggerete all'interno. Intanto, il Comune di Potenza rende noto che il 2 ottobre 2023 inizia il Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni, realizzato dall’Istat - Istituto Nazionale di Statistica e condotto dal Comune di Potenza, che terminerà il 22 dicembre 2023. Il Censimento si svolge su un campione di famiglie estratte casualmente.

Vien però da domandarsi (con tutto quello che la politica -da sempre, per la verità- combina, in lungo e in largo) per quanto ancora a Potenza, come nel resto della Basilicata, ci sarà gente da “censire”. Essì, perché in attesa di quello relativo a Potenza, è uscito, fresco fresco, il risultato del Censimento permanente della popolazione in Basilicata. E così apprendiamo cosucce del tipo: la popolazione legale in Basilicata, al 31 dicembre 2021 ammonta a 541.168 residenti, in calo dello 0,7% rispetto al 2020 (-3.962 individui) e del 6,4% rispetto al 2011; la riduzione più significativa si registra nella provincia di Potenza (-7,5%), mentre la provincia di Matera registra una più moderata diminuzione (-4,3%); il decremento rispetto al 2020 si deve alla dinamica naturale e ad un saldo migratorio totale entrambi negativi, non compensati da una correzione censuaria positiva; a livello provinciale, Potenza perde 2.874 residenti e registra anche il maggiore decremento relativo. Le perdite più consistenti si registrano a Potenza (-570), Lauria (-149) e Lavello (-111); in termini relativi, nei comuni di Missanello (-9.4%) e Cersosimo (-5,3%)

Pertanto, il capoluogo di regione è ancora una volta sugli scudi, ovviamente in negativo. E il motivo lo domandiamo (anche) al sindaco. In tutto questo, sempre il Comune di Potenza ci rammenta che partecipare al Censimento della popolazione e delle abitazioni è un obbligo di legge e il rifiuto, o il comportamento atto a impedire l’intervista, comporta sanzioni amministrative. Sa un po’ di beffa, se pensiamo che loro, i consiglieri, in consiglio comunale non ci vanno nemmeno. E non rischiano nulla. O sì? Ma l’elettore, ahinoi, oltre che pollo (o gallina, se preferite), purtroppo è anche smemorato.

Walter De Stradis