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Cari Contro-Lettori,

oggi le Comiche.

Mercoledì mattina scorso, il governatore Bardi in un videomessaggio annuncia una buona notizia. «Abbiamo stipulato una convenzione con le strutture private per poter far svolgere presso i laboratori i tamponi pagando solo il ticket presentando la richiesta del medico di famiglia».

Due giorni dopo, venerdì mattina scorso (ieri), l’Anisap Basilicata (Associazione regionale delle istituzioni sanitarie ambulatoriali private), dirama il seguente, laconico comunicato: «Sarebbe una ottima iniziativa, ma dobbiamo precisare che al momento alcun provvedimento è stato notificato alle strutture di laboratorio accreditate di questa regione inerente la tematica annunciata dal presidente. Non abbiamo ricevuto alcuna indicazione sulle modalità di accesso del cittadino alla prestazione, sulla modalità di prescrizione del tampone molecolare, né tantomeno sulle risorse destinate a questa ulteriore attività che i laboratori sarebbero chiamati a svolgere per conto del Servizio sanitario Regionale. Riceviamo già da oggi richieste di informazioni in merito o addirittura richieste di tamponi con ricetta del SSR prescritta dal medico curante, ma siamo costretti a rispondere con un “non sappiamo nulla in merito”. Chiediamo, quindi, con urgenza un provvedimento operativo che specifichi i termini applicativi ovvero quali strutture possono erogare i tamponi molecolari dietro prescrizione della ricetta, con quali modalità di accesso il cittadino può effettuare tale richiesta e le relative modalità di rimborso». «Inoltre - conclude Anisap - chiediamo al Governatore Bardi o al Direttore del Dipartimento Esposito di emanare una circolare esplicativa sui tamponi antigenici al fine di armonizzare la problematica e tentare di ottenere il miglior risultato possibile in termini di lotta al contagio».

Questo è quanto si registra al momento di andare in stampa. Sicuramente la Regione chiarirà, ma ai cittadini il tenore del “buffo” (ahinoi!!!) episodio è abbastanza chiaro di per sé. A scanso di equivoci, visto che la stampa –con una Regione che risposte non ne dà (leggete a pagina 3)- viene a volte tacciata di fare il Bastian Contrario a prescindere, ci sentiamo di mutuare le parole del consigliere Cifarelli, che una volta tanto ci trovano concordi: «Non si tratta di voler soffiare sul fuoco, perché il fuoco arde a prescindere. (…) soprattutto quando esistono ferite ancora aperte e lutti ancora da spiegare come la morte di Nicastro avvenuta a Potenza». Per le faccende riguardanti le attività produttive e gli “aiuti alle imprese”, vi lascio al caustico articolo del nostro Mario Petrone che troverete all’interno.

Walter De Stradis