- Redazione
- Sabato, 28 Marzo 2020 08:05
Cari Contro-Lettori,
secondo la visione “eternalista” della realtà, così come propugnata anche dal celebre scrittore inglese Alan Moore (che a sua volta deriverebbe dalla concezione del Tempo, da parte di Einstein, come dimensione spaziale), passato, presente e futuro coesistono, come le moltissime pagine di un libro assai voluminoso, in cui è già scritta la storia dell’universo. Dice Moore che –per capire il concetto- basta immaginare la “pizza” di un vecchio film, ove la pellicola stessa è un mezzo statico e immobile, in cui le scene iniziali e finali coesistono: è solo il passare della luce del proiettore, in questo caso la nostra coscienza, che ci dà il senso dello svolgersi degli eventi.
Se quelli come Moore (e ancora prima Einstein) hanno ragione, è probabile allora che da qualche parte, in un enorme tomo, sia scritta la VERITA’intrinseca delle cose che stiamo vivendo, in questo momento in cui l’Umanità intera è messa in ginocchio da un esserino (termine metaforico) infinitesimale, ma che sembra mosso da una volontà ferrea e indistruttibile. E non lo stesso si può dire di tutti gli Uomini, veri o presunti tali, chiamati a rapportarsi con lui.
Ma poiché la maggior parte di noi comuni mortali non può giovarsi del dono dell’Eternità (almeno concepita nel senso comune), a differenza di alcuni potenti che sembrano riciclarsi da decenni (ma questa è un’altra storia), abbiamo disperato bisogno di conoscere i fatti veri adesso, e non alla fine del Tempi. Anche se, tocca dirlo, questo virus che attacca le vie respiratorie sembra ancor di più attaccare le corde vocali di coloro i quali sono chiamati a fare chiarezza, lasciando noialtri in balia di un mondo (viepiù il microcosmo lucano) in cui si dice tutto e il contrario di tutto; ci si rimbalzano le responsabilità manco fossero palloni da basket; si lanciano accuse gravi a cuor leggero, per poi rivendicare non meglio precisati fraintendimenti; si chiede ai primi cittadini di stare zitti, quasi rivendicando un diritto univoco all’elargizione della verità di cui sopra … e chi più ne ha metta.
Ancora una volta, insomma, la Verità sembra andare, e a intermittenza, in una specie di coma profondo.
Urge applicare una terapia intensiva.
Walter De Stradis