- Walter De Stradis
- Sabato, 20 Aprile 2019 10:00
Cari Contro-Lettori,
la settimana che si sta concludendo è stata funestata da un disastro dalle proporzioni immani, sotto il profilo storico, culturale e anche religioso. Tuttavia, non ci si accusi di blasfemia o di scarsa sensibilità se, nel vedere i filmati televisivi relativi all’incendio di Notre Dame a Parigi, abbiamo immediatamente notato una piccola, “sinistra” somiglianza delle sue due torri con quelle (in realtà due palazzine) degli uffici della Regione Basilicata in via Verrastro a Potenza. A questo punto, pertanto, verrebbe facile dire che anche il nostro Palazzo “brucia” o che -perlomeno- negli ultimi venticinque anni vi è stato dato al rogo un patrimonio inestimabile sotto il punto di vista storico, culturale, economico e anche religioso, sì, perché –ahinoi- non è peregrino affermare che i politici sono i nostri “santi”. E non c’è colletta che tenga. E così, mentre il “gobbo” di Notre Dame è ora costretto a trovarsi un’altra sistemazione, i “dritti” della Regione Basilicata annaspano (benché non ci sia ancora fumo in giro) e si sentono traballare la sedia sotto il culo. Ci si aspetta un po’ tutti (loro compresi?) che il nuovo Governatore Generale, con la sua alaBarda spaziale dia almeno una trentina di fendenti giusti, rispedendo a casa con la coda fra le gambe e il sedere (anch’esso) in fiamme i bracci operativi del potere (che si è) costituito negli ultimi ventiquattro anni e riempiendo –viepiù- le assortite stanze dei bottoni di volti nuovi, puliti, senza macchia e senza paura. Ma pare altrettanto vero, piuttosto e anzichenò, che la “cattedrale” di Via Verrastro è al momento assediata da un gran numero di “adulatori” (per mutuare il termine usato da Rocco Leone nell’intervista a pranzo all’interno), di mantidi “religiose”, di giovani ambiziosi e arrivisti, di personaggi in cerca d’autore (e soprattutto di posizione), di vecchi e nuovi volponi della politica con l’acquolina in bocca, di marchettari del potere che agitano la borsetta (o “borsa”, se preferite), e, infine, anche –dicono i maligni- di infiltrati del centrosinistra “sotto copertura”. In mezzosia chiaro- c’è tanta brava gente armata delle migliori intenzioni e capacità. Come andrà a finire, visto e considerato che il neo- Presidente non potrà certo azzerare tutto in un colpo solo e zac? Si vedrà, ma bisogna stare attenti, affinché il gioco del “levati tu, che mi metto io” non si tramuti in quello del “dritto per dritto”.
Walter De Stradis