EDITORIALEgenerale

Cari Contro-Lettori,

nel contesto di un campagna elettorale in cui si parla del vuoto pneumatico, spesso tocca a coloro che sono “concretamente” attivi nella vita “reale” saperci richiamare a questioni cruciali, specie –come nel caso delle risorse ambientali della nostra regione- se sono sotto gli occhi di tutti. Ma certe cose –sembra ricordarci il Generale Mostacchi, Comandante Regione Carabinieri Forestale “Basilicata” - proprio quando sono perennemente davanti alle nostre pupille, rischiamo di non riuscire più a “vederle”. «Mia moglie – ci ha riferito nell’intervista a pranzo che leggerete all’interno - che è cartaginese e che ha girato tutta l’Italia, la definisce la regione più bella d’Italia. Io sono pugliese (li si mangia bene ed è una culla gastronomica), ma la Basilicata è la culla della bellezza del paesaggio nazionale: non ha un’eccessiva densità demografica ed è stata meno antropizzata di altri territori. A volte si possono percorrere chilometri e chilometri, indisturbati, e ammirare un paesaggio meraviglioso, una terra ricca d’acqua, laghi, torrenti, ma anche di castelli. È una regione ricca di storia, crocevia di diverse culture. Tutti quanti dobbiamo fare la nostra parte per salvaguardarla, anche e soprattutto i giovani. Il territorio -se salvaguardato- diventa e produce ricchezza (turismo naturalistico, ma anche attività imprenditoriali di escursionismo e di agriturismo. Non si può pensare di mettere per ogni albero un agente a controllarlo, però fin dall’età scolastica bisogna elevare la cultura della tutela ambientale nei cittadini».
Meditate, gente, meditate.
Walter De Stradis