- Virginia Cortese
- Mercoledì, 31 Ottobre 2018 10:58
Si è tenuta lo scorso lunedì presso il Museo Archeologico Nazionale Adamesteanu nel Palazzo Loffredo di Potenza, la presentazione del libro di Ileana Speziale “Sedotta e Sclerata” (Bordeaux Edizioni).
Una iniziativa benefica e di formazione-informazione, promossa dall’associazione Internazionale CFP Solidarietà Motorie, alla quale hanno preso parte, il sindaco della città di Potenza, l’ing. Dario De Luca, l’avv. Valeria Errico, Assessore ai Servizi Sociali del Comune, la dott.ssa Luisa Langone, Presidente dell’Ordine degli Psicologi di Basilicata, i dott. Luca Onofrio Scappatura e Michele Trimboli, neurologi dell’AOR San Carlo di Potenza, Luciana Gigante, Referente Nazionale dell’ass. Solidarietà Motorie e l’autrice. Hanno coordinato gli interventi degli illustri relatori, Maria Rita D’Amico, Referente Lazio e Mario Salinardi, Referente Basilicata della stessa. Un libro autobiografico, forte, diretto, concreto che narra della storia di una giovane che scopre di essere affetta da sclerosi multipla e che della sua improvvisa svolta di vita, ne fa una risorsa più che un dramma. Parte dei proventi del libro sono destinati, infatti, proprio a progetti e percorsi di informazione e confronto del Gruppo Young Aism di Roma per ragazzi con sclerosi multipla. “L’Associazione Solidarietà Motoria –hanno spiegato i responsabili- è costituita da 3000 persone in tutta Italia; il motto è Tutti inclusi nessuno escluso! La scrittrice porta avanti la divulgazione e la lettura per sensibilizzare, attraverso un progetto “Scialla” che è entrato nelle scuole, per portare a conoscenza gli studenti di questa patologia. Ricordiamo che si manifesta in età adolescenziale, con un ritmo di un caso ogni tre ore. È stato istituito un concorso a cui potranno partecipare con fumetti e pensieri ed elaborati circa il libro, i giovani studenti. Anche a Potenza è stato proposto e abbiamo riscontrato una risposta molto forte”.
Così Marianna Mecca, volontaria Young Aism Basilicata: “Il nostro gruppo agisce a 360 gradi sul tema e quest’anno ricorre il 50esimo della fondazione. 1.000 sono i casi registrati in Basilicata, 600 solo nel capoluogo. L’AISM eroga diversi servizi tra cui supporto all’autonomia, raccolta fondi, programmi di sensibilizzazione e formazione, progetti di Servizio civile, info point al San Carlo e sportello in sede, in via Livorno”. Il dott.Trimboli: “La sclerosi colpisce il sistema nervoso centrale conseguente a un danno sulla mielina. C’è alterazione della conduzione del segnale nervoso e l’interessamento è sia motorio che sensitivo. La patologia è distinta in base al decorso. Prima il futuro si prospettava assai tragico, ora non è più così; le terapie si sono differenziate. La grande partita si gioca sulla prevenzione e sulla terapia neuro-psicologica”!
La dott.ssa Langone: “Gli effetti psicologici delle malattie croniche sono diversi e complessi, sia per l’individuo che ne è portatore, sia per il suo contesto sociale e di riferimento. Spesso vi è la necessità di dover riorganizzare una nuova identità sia psicologica che sociale, integrandola alle richieste e ai limiti della condizione in corso, che entra a far parte della quotidianità del paziente e delle persone che lo supportano. Risulta fondamentale la sua presa in carico globale perché l’autostima, il senso di autoefficacia e l’immagine corporea possono subire modificazioni in seguito alla diagnosi. Come psicologi sappiamo che le alterazioni della funzione corporea possono comportare cambiamenti del concetto di sé. Quando, a volte, non si hanno gli strumenti per affrontare tali modificazioni con resilienza e motivazione ci possono essere effetti psicologici secondari, e studi lo confermano, come aumento di disturbi di ansia, dalla rabbia alla disperazione, dal dolore alla paura. Come professionisti psicologici siamo chiamati a contenimento, perché non si arrivi al rifiuto e a un atteggiamento totalmente oppositivo. Il paziente può beneficiare di una équipe che lo sostenga nella formulazione di un piano multidisciplinare. Con il libro abbiamo esempio di ciò che accade quando c’è resilienza. Attraverso il racconto della protagonista si vede come la rabbia diventa spirito di azione. Si tratta di un messaggio di speranza nel ritrovare le nostre risorse interne”.
L’autrice,Ileana Speziale, che il prossimo 5 novembre andrà a presentare il volume alla Camera dei Deputati, ha concluso: “Il titolo viene proprio dalla resilienza che a un certo punto è venuta fuori, in seguito alla scoperta della malattia. Si persegue l’impulso del bene. La vita va avanti! Siamo persone che non cambiano, non diventano altro, hanno dei problemi in più. L’atteggiamento dei giovani è di curiosità, magari ingenua, occorre parlarne, aprirsi”.