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Un dono dall’inestimabile valore di inclusività, per undici ospiti del Centro di riabilitazione di Venosa dei PadriTrinitari, che questa mattina 21 giugno, nella Cappella dell’istituto, hanno ricevuto dal vescovo della Diocesi di Melfi, Ciro Fanelli, il santo sacramento della Cresima. Una giornata di festa, per i ragazzi della struttura, che testimonia la massima attenzione e sensibilità dei PadriTrinitari nei confronti dei propri ospiti. “I Centri di riabilitazione Ada Ceschin Pilone di Venosa e Domus PadriTrinitari di Bernalda - commenta il rettore dei Centri di riabilitazione di Venosa e Bernalda, Vito Campanale - appartengono all’ente ecclesiastico della Santissima Trinità. Oltre ad occuparci degli aspetti riabilitativi, quindi, non possiamo trascurare quelli religiosi. Un giorno mi sono chiesto se tutti gli ospiti dei nostri centri avessero ricevuto il sacramento della Cresima. Fatte le opportune verifiche è stato accertato che alcuni di loro non erano stati cresimati. Dopo aver consultato i familiari ed acquisito il loro consenso e dopo aver ricevuto la disponibilità del Vescovo della diocesi di Melfi, monsignor Ciro Fanelli, ho deciso quindi di organizzare questo evento. Ad accompagnare il percorso di catechesi dei ragazzi, anche la nostra psicologa Tiziana Pagano, che ha voluto cresimarsi insieme a loro. Dal sorriso sul volto dei nostri ragazzi credo che la nostra sia stata una scelta più che giusta”. La cerimonia, alla presenza di operatori e familiari, è stata officiata dal vescovo Fanelli, insieme a Don Felice Di Nardo e a padre Nicola Rocca, superiore della comunità religiosa dei PadriTrinitari di Venosa. “Oggi l’istituto dei PadriTrinitari - commenta il vescovo Ciro Fanelli – ha accolto un evento di grazia molto bello e significativo. Abbiamo celebrato, nella cappella storica della struttura di Venosa, la eucarestia con il conferimento della Cresima ai ragazzi ospiti. È stato un evento che ha toccato il cuore di tutti, degli operatori, dei parenti, dei ragazzi stessi, di quanti erano presenti. Questi undici ospiti della struttura sono stati protagonisti di un evento di grazia. L’invito del Papa a renderci presenti nelle periferie è anche questo”.