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E’ successo di nuovo. Soprattutto d’estate la pioggia cade su Potenza in maniera devastante, all’acqua si aggiunge la grandine.

Il fenomeno viene comunemente etichettato come “bomba d’acqua”, ma il noto esperto meteo Germano Di Leo precisa che il fenomeno va sotto il nome di nubifragio. Mercoledì scorso intorno alle 17.00 il cielo ha cambiato colore, tuoni, fulmini e poi tanta acqua ed in molte località pure grandine. Stragi negli orti e sui balconi fioriti, allagamenti in vari punti della città, i soliti: via del Gallitello, contrada canale, la fondovalle di viale dell’Unicef, il nodo dell’ospedale San Carlo ma a, macchia di leopardo, quasi tutta la città è rimasta allagata, molte le persone tratte in salvo dalle forze dell’ordine perché rimaste bloccate in auto soprattutto nei pressi dei sottoposti. Tornano le polemiche sulle opere di urbanizzazione realizzate in maniera inadeguata e sulla mancata manutenzione dei canali naturali di scolo, delle caditoie e dei tombini che risultano occlusi da foglie e fango. Sui social la gente, oltre a segnalare e a denunciare danni e situazioni di pericolo, documentate con foto e filmati, punta il dito sulla edificazione selvaggia degli e sui mancati interventi di manutenzione sulle strade. E’ un film già visto che probabilmente sarà replicato ancora per molti anni se non ci si decide di intervenire in maniera risolutiva, al neo Sindaco Guarente il compito di cercare fondi e mettere in campo azioni per alleviare i ciclici disagi ai cittadini.