materaBUSTURISMO

Il turismo sta per esplodere a Matera in concomitanza con i ponti di primavera, ma la città è carente nell’offerta dei servizi.

Dai parcheggi per autobus e automobili ai servizi igienici. Se da un lato l’offerta degli eventi del programma di Matera Capitale Europea della Cultura propone una vasta scelta di appuntamenti con mostre, performance e spettacoli quasi giornalieri, dall’altro manca un adeguato dimensionamento dei servizi da offrire a coloro che scelgono la città dei Sassi per il loro soggiorno. Così capita che i tanti autobus e auto che si riversano in città nel fine settimana intasano le strade e rendono difficoltosa la circolazione a ridosso del Centro, nei pressi della stazione o dei nodi più frequentati come gli accessi ai Sassi. Oppure i bar, a causa dalla carenza di servizi igienici pubblici, vengono presi d’assalto dai turisti non per consumare il caffè, ma per espletare i propri bisogni. “I turisti che in questi weekend - afferma Franceso Foschino, operatore turistico- stanno affollando la città e che fra 10 giorni la manderanno in tilt non sono attratti dagli “eventi del 2019” (che ignorano e che non visitano) ma dal “brand 2019”, che ha catapultato la città nel vortice dei media, con una visibilità, una cassa di risonanza e un “sentiment” positivo mai avuto prima. Poiché dal lato dell’accoglienza turistica stiamo già sperimentando criticità enormi, poiché non é stato fatto nulla di quanto avrebbe dovuto attutire la marea umana in arrivo, è imprescindibile in vista del periodo più sovraffollato della storia della città, indire subito una Conferenza dei Servizi dal Prefetto con i vari attori coinvolti per adottare misure di emergenza adeguate per limitare i danni, anche con l’ausilio e i poteri di un Commissario plenipotenziario del governo ad hoc. Occorrerebbe aumentare le navette da e per Palese; aprire la tratta metropolitana Fal; dirottare al parcheggio Fal di Serra Rifusa bus e auto; aumentare wc pubblici in centro, Parco e Stazione; aprire altri parcheggi anche se incompleti e collegarli con navette; interdire l’accesso ai Sassi con auto a tutti gli ospiti delle strutture ricettive e nei giorni clou a chiunque; presidiare il Parco Murgia e chiuderlo al traffico privato dal bivio di Jazzo Gattini tutti i giorni; raddoppiare il numero dei cestini e il passaggio dei netturbini che li svuotano sia in centro che nel Parco; aprire immediatamente altri siti per fare da valvola di sfogo, anche a titolo sperimentale e volontario, almeno Santa Barbara, Convicinio di Sant’Antonio, il Castello Tramontano, Santa Maria de Armenis (considerando che Santa Lucia alle Malve chiude per maggio e giugno); completare e aprire come stralci almeno il Vicinato delle Malve e gli Ipogei di Piazza Vittorio Veneto; rendere possibile visitare la Mostra sul Rinascimento e quella di Laureano anche con ticket singolo da 8€ e non per forza col Passaporto; istituire in alcuni passaggi nei Sassi il senso unico pedonale; aprire il passaggio verso la passerella tibetana solo se con accesso controllato, presidiato e guidato”. Le sollecitazioni di Foschino sono tutte condivisibili alla luce di quello che è accaduto negli ultimi giorni quando il bus terminal “temporaneo” di Piazza Matteotti è andato in tilt con via Aldo Moro bloccata da bus posti su ambo lati, nonostante l’utilizzo improprio del parcheggio dell’IperCoop a Venusio come sosta lunga dei bus. Nello scorso fine settima si è assistito a scene di gruppi di turisti che sotto la pioggia e senza pensilina prendono un bus al volo su Via Aldo Moro bloccando il traffico perchè il bus terminal non riesce a contenerli. Problemi anche per Via Don Minzoni con gruppi a occupare la carreggiata bloccando il traffico. Intanto il mega parcheggio previsto alla stazione FS di La Martella è ancora chiuso nonostante doveva essere pronto dallo scorso 19 gennaio.