- Giovanni Martemucci
- Sabato, 16 Marzo 2019 10:01
Ancora ritardi per il completamento della strada statale 655 “Bradanica” l’arteria stradale concepita per collegare i capoluoghi di provincia di Matera e Foggia, connettendo due importanti zone delle regioni Puglia e Basilicata.
Ad oggi i lavori sull’ultimo tratto ancora chiuso, in contrada Rifeccia, sono fermi. Questo lascia presagire tempi ancora lunghi. Il tratto non ancora completato è quello che ricade nel comune di Matera. Quasi un anno fa, a fine aprile 2018, sono stati aperti i primi 8 chilometri del tratto materano della Bradanica, degli 11,5 complessivi che dovevano essere ancora ultimati. Per la precisione, ora è percorribile il tratto che va dallo svincolo provvisorio per la strada provinciale Timmari-Santa Chiara allo svincolo di Matera centro per l’abitato di Matera e per la strada statale 7. All’inaugurazione degli 8 chilometri, l’Anas specificò però che “sono stati aperti al traffico in modalità provvisoria di cantiere, con limitazione della velocità a 60 km/h, nelle more della attuazione degli impianti d’illuminazione e sono costituiti da una carreggiata di 10,50 metri, con due corsie da 3,75 metri ciascuna e due banchine laterali da 1,50 metri”. L’Ente nazionale per le strade, inoltre, assicurò che “entro quest’anno (quindi entro il 2018) è prevista la messa in esercizio degli ulteriori 3,5 km, che costituiranno il completamento dell’intera nuova infrastruttura di 11,5 km”. Ad oggi però i rimanenti 3,5 chilometri non hanno ancora visto la luce. L’Anas, purtroppo, ad oggi nulla fa sapere sull’ultimazione della Bradanica, lotto di La Martella, un silenzio che crea nuovi timori a distanza di più di otto mesi dalle garanzie sul completamento dell’infrastruttura. La strada, opera emblematica per i ritardi e le interruzioni susseguitesi nel tempo, ad oltre 40 anni dall’avvio dei primi lavori, è dunque tutt’altro che conclusa e percorribile per la sua interezza. Una strada assolutamente vetusta nella sua stessa concezione progettuale e che sconta, quindi, inevitabilmente, tutti gli anni che sono trascorsi sino a oggi e che la vedono, pertanto, chiaramente inadeguata rispetto agli standard attuali. La strada, nelle intenzioni, doveva permettere alla città dei Sassi, capitale europea della cultura 2019, di essere meglio collegata con le principali arterie nazionali, quali ad esempio l’autostrada A14, raggiungibile in tempi brevi una volta che la Bradanica sarà ufficialmente completata.