RoccoGiacummo

Rione Santa Maria funge da collegamento tra il Centro Storico, l’Ospedale e la periferia della città. Con la maestosa chiesa, la caserma lucana (ormai in disuso) e la Villa, rimane uno dei posti più belli della città. Rocco Giacummo, titolare di una delle caffetterie più longeve del capoluogo (“Giacummo e Vaccaro”), ama Potenza e porta con sé i ricordi del quartiere in cui è cresciuto, ma non è esente da considerazioni raziona¬li, su tutto quello che invece non è stato fatto.


Da quanto tempo esiste questa attività?
Esiste dal 1930, una delle prime attività della città,


Apparteneva alla sua famiglia?
No, io subentrato dopo varie gestioni. In realtà all’inizio era al Centro della città, in piazza Mario Pagano, ma quando quei palazzi vennero abbattuti per costruirne di nuovi, il proprietario di allora scelse di spostarsi qui. Io personalmente qui sono da 38 anni.


Anche il locale è suo?
No, è in fitto. Il proprietario non ha mai voluto vendere.


Oltre al fitto, quali sono le tasse che pesano di più e quanto incidono nel bilancio mensile/ annuale?
Sicuramente l’energia, che è arrivata alle stelle, la spazzatura… insomma, le spese basilari!


A Santa Maria insistono scuole, la stazione, l’università è vicina…qual è il tipo di clientela?
È una zona dove si lavora bene la mattina proprio per questi motivi, tra scuole, fermate di autobus dei paesi. Il pomeriggio diventa un problema, si lavora poco rispetto a quando la caserma ospitava l’esercito, quando fino a sera che uscivano i ragazzi era sempre pieno, e il quartiere si ravvivava. Purtroppo le scelte dei nostri politici hanno portato a questo…


Solitamente fino a che ora rimane aperto il locale?
Prima a volte capitava di rimanere anche fino a mezzanotte, adesso si fa fatica anche a rimanere aperti fino alle 21!


Qual è la colazione tipica dei potentini?
Bhè, nella prima mattinata il classico cornetto e cappuccino o caffè. Si passa al salato nella tarda mattinata, tra panini, pizzette o panzerotti.


Dando uno sguardo al rione, uno dei problemi principali sembra riguardare i parcheggi…
È uno dei problemi, anche perché la mattina per la presenza delle scuole c’è molto caos, e ci si mettono anche i vigili. Nel momento quindi che non dovremmo cercare di quantificare qualcosa, la gente neanche si ferma per il caffè. Non essendoci un passeggio, o un via vai, la gente anche velocemente si ferma, ma se ci sono i vigili diventa quasi impossibile.


Si parla spesso anche di street control.

Esatto, anche quello fa molto. Le strade prima erano anche più larghe, poi chiaramente facendo i marciapiedi, le macchine non hanno possibilità di sostare, poiché intralcerebbero il traffico.


Per quanto riguarda i trasporti pubblici urbani?
Stendiamo un velo pietoso. Quando viene qualcuno a domandare informazioni, è spesso gente di fuori che ha necessità di raggiungere diverse parti della città, io non so cosa rispondere. Non ci sono tabelle, non ci sono orari… giusto per fare un esempio, 15 giorni fa sono stato a Madrid, non conoscevo la lingua, ma sono tranquillamente riuscito a spostarmi con i mezzi pubblici in una città di 4 milioni di abitanti, in modo semplicissimo. È impensabile che in una città come Potenza, con 60 mila abitanti, non si riesca ad usarli, conviene andare a piedi.


Parlavamo di spazzatura tra le tasse più incidenti, ma la differenziata qui come funziona?
Funziona abbastanza bene, semplicemente penso che i bidoni sul¬le strade non siano un bene per i decoro della città.


Siamo a Natale, magari con il contributo della Chiesa, è stato organizzato qualcosa nel rione?
Bisogna dire che a volte è colpa anche di noi commercianti, non c’è una grande unione nell’organizzare qualcosa tutti insieme. Ci sono stati i mercatini di Natale, ma un po’ tutti viviamo delle situazioni non proprio felicissime, e quando c’è da organizzare qual¬cosa e spendere altri soldi, ci si tira indietro, per cui si perde anche l’entusiasmo.


A Santa Maria, dicevamo prima c’è la caserma, ma c’è anche la Villa. È frequentata?
È una villa bellissima, forse tra le più belle, ma anche questa è abbandonata al proprio destino. In questo rione io ci sono cresciuto: mi ricordo che da bambino c’era¬no i giardinieri che curavano il verde ogni giorno, e se giocavamo a pallone, ci rincorreva, perché c’era grande cura del verde e dei fiori, i giardini erano sacri. Oggi non ci sono più giardinieri, la gente porta i cani a fare i bisogni, e spesso non pulisce nemmeno; l’erba non viene tagliata spesso, è tutto in abbandono, è un peccato.


Alla luce di tutto questo, cosa si potrebbe chiedere all’Amministrazione? In generale, in questa città cosa si potrebbe fare per i giovani che sempre più spesso vanno via?
Non saprei che cosa dire, anche perché dicono sempre che non ci sono soldi, diventa inutile chiedere qualcosa. Non c’è un programma per i nostri ragazzi, chi va a studiare fuori, non torna più. L’altra sera seguivo una trasmissione su Report, in cui si diceva che negli ultimi 20 anni hanno pagato di royalties circa 2 miliardi di euro, motivo per cui la Basilicata sarebbe dovuta essere una delle regioni più ricche d’Europa, invece ci troviamo ad essere tra i più poveri. La mia domanda è: cosa è stato fatto? Abbiamo ragazzi bravissimi, qui non siamo stupidi.


Mentre ai cittadini si potrebbe dire qualcosa? Spesso ci si lamenta molto, e si è sempre spaventati dai cambiamenti.
Non si vuole cambiare perché bene o male questa è una città impiegatizia, dove si lavora marito e moglie e si sta bene.


Le vecchie generazioni…ma le nuove?
Se ne vanno!


L’anno prossimo Matera vivrà il suo anno da Capitale della Cultura, cosa avrebbe dovuto e potuto fare la Basilicata per avere un ritorno?
Matera doveva fare da traino, tutti i turisti che confluivano nel¬la città dei Sassi, dovevano in qualche modo essere dirottati su Potenza o nei paesi limitrofi, così da avere sempre alberghi pieni. Andavano fatte però delle infra¬strutture, collegamenti con treni, autobus. Questa cosa la sta facendo Altamura, e altre città pugliesi, che attirano a sé tutti i turisti di Matera.


È un’altra occasione persa?
Un’altra grande occasione persa! Sarà perché io ci sono nato, ci vivo, ma Potenza è bellissima per quanto mi riguarda, dal Centro si vede tutta questa vallata. Ed è tanta la gente che viene da fuori ad apprezzare la no¬stra città.