- Giovanni Martemucci
- Sabato, 27 Ottobre 2018 10:00
“L’Anno che verrà”, il capodanno della Rai in Basilicata, ha scatenato grandi polemiche negli ultimi giorni per la contesa tra Venosa e il Metaponto fino all’intervento di Mamma Rai che ha messo fine alla querelle decretando che il Capodanno si trasmetterà da Matera.
Tra i due litiganti il terzo gode. A distanza di tre anni, dopo le edizioni celebrate a Potenza e Maratea, Matera torna a ospitare il Capodanno Rai, una diretta di quasi 5 ore, che porta dietro di sé una macchina organizzativa di 500- 600 persone. Le condizioni rispetto a tre anni fa sono cambiate però visto che piazza Vittorio Veneto oggi non è disponibile in quanto interessata dai “Lavori di completamento degli Ipogei” con un cantiere che occupa circa un terzo dello spazio nel cuore di Matera. Che poi è esattamente lo spazio dove venne montato, tre anni fa, lo scenografico palco che accoglie anche l’orchestra della Rai. I lavori che interessano la piazza dovrebbero concludersi a giugno del 2019, stando a quanto riportato nel cartello di cantiere. Dunque o si cambia location oppure la capienza della piazza sarà fortemente ridotta a scapito del pubblico che vorrà assistere dal vivo allo spettacolo. E poi non è il massimo trasmettere una festa così importante da un cantiere con lavori in corso. “La questione del Capodanno -afferma Francesco Foschino, direttore tecnico di una agenzia turistica- è lo specchio dell’infelice politica regionale. Un evento nazionalpopolare probabilmente sopravvalutato come importanza e eccessivamente caro rispetto all’impatto mediatico di ritorno, ma molto spendibile in termini elettorali. Era pacifico da sempre, e tutti gli addetti ai lavori lo sapevano, che il capodanno del 2019 si sarebbe svolto a Matera e non poteva essere diversamente, per una collaborazione con la Rai nata proprio per la Capitale europea della cultura 2019: l’evento inaugurale dell’anno non poteva che svolgersi a Matera sia per questioni di comunicazione che per questioni logistiche, a soli 18 giorni dalla cerimonia di inaugurazione che la stessa Rai trasmetterà. Difatti solo per motivi meramente elettorali il capodanno è passato prima all’invidioso capoluogo di regione (con tanto di esultanza di Polese che ne rivendicava i meriti) e quindi al bacino elettorale di Pittella (Maratea). A questo punto toccava o al metapontino o alla parte settentrionale, bacino elettorale del presidente del consiglio regionale Mollica, ma era chiaro a tutti che ciò non poteva accadere proprio nel 2019 e sarebbe stato soltanto nel 2020. Ma si vota nel gennaio 2019. A questo punto Rai e Regione si sono messi d’accordo per fare sì il Capodanno a Matera ma salvaguardando gli interessi elettorali: ecco quindi un irrituale comunicato della Regione che informa i cittadini di aver scelto Venosa ma “che l’ultima parola spetta alla Rai” e dopo tre giorni di finta pausa riflessione, la risposta della Rai che dice: “Quest’anno deve essere Matera, facciamo Venosa l’anno prossimo” con la Regione che “prende atto”. Una manfrina comunicativa per rivendicare elettoralmente l’indicazione di Venosa, l’acquisizione alla stessa del Capodanno 2020, ma permettendo alla Rai di fare il Capodanno 2019 a Matera, come era logico”. Ora sta al Comune di Matera organizzarsi per fare in modo che lo spettacolo riesca nel migliore dei modi.