- Antonio Nicastro
- Sabato, 16 Giugno 2018 10:01
Nato agli inizi degli anni ‘80 del secolo scorso il quartiere di Macchia Romana è oggi il rione più popolato di Potenza. Qui, dal 1996, c’è l’attività di Arcangelo De Stefano, informatico stimatissimo.
Come giudica l’azione del Comune di Potenza in relazione all’esercizio della sua attività in materia di imposizione di tasse e tributi?
Nota dolente. Io non posso lamentarmi in quanto i locali di proprietà sono classificati depositi, per cui negli ultimi anni per la tassa sui rifiuti ho avuto una tassazione decrescente di 50 euro circa all’anno, anche l’IMU per queste categorie catastali non è proibitiva, ma sono cosciente che la tassazione che subiscono attività commerciali e studi professionali è molto elevata e spesso insostenibile.
Come giudica, invece, la qualità del servizio relativo alla raccolta differenziata?
La raccolta differenziata, come viene fatta da queste parti, non funziona, anche per colpa dei cittadini: come avrà avuto occasione di vedere, tutti i contenitori dei rifiuti differenziati sono ubicati ai bordi delle strade e non tutti rispettano il calendario per il conferimento; la situazione diventa tragica anche perché anche l’ACTA non rispetta il calendario dei ritiri ed a patire sono quelli come me, in quanto davanti l’ingresso della propria attività in alcuni giorni si è seppelliti dai rifiuti, sono due settimane che mi ritrovo la indifferenziata accumulata qui davanti e non si decidono a venire a liberarla. Stessa cosa capita spesso per la plastica e metalli che viene ritirata anche con settimane di ritardo.
Com’è la situazione del traffico e della viabilità nel quartiere?
Qui in via Consolini (la strada che prima del ponte conduce ad un consistente gruppo di fabbricati e che doveva avere uno sbocco sulla viabilità principale, la classica via di fuga in caso di emergenze), nel 2006 abbiamo rischiato di rimanere intrappolati perché ci stavano chiudendo la strada, per non parlare delle immancabili buche, dei parcheggi insufficienti, basta guardare qui davanti: dove a fronte di una ventina di posti auto disponibili solo il palazzo di fronte è composto da 57 famiglie….
Teoricamente quindi sarebbe meglio muoversi in autobus, come giudica il servizio di trasporto pubblico?
E’ praticamente inesistente, poche corse e fermate lontane, qui in via Consolini, ad esempio, un bus urbano non è mai arrivato, nè mai potrebbe arrivare per come è combinata la viabilità, la prima fermata è posizionata a distanza considerevole, sul ponte, a circa 300 metri dalle abitazioni.
La pubblica illuminazione è adeguata?
Personalmente la ritengo sufficiente. Già da anni la situazione è ottimale, devo dire che hanno operato bene.
Se lei fosse il Sindaco cosa farebbe per il suo quartiere?
Bisognerebbe incentivare le attività commerciali ad organizzare manifestazioni ed eventi che attirino persone…
Vorrebbe dire che Macchia Romana non s’è scrollato di dosso la “nominata” di quartiere dormitorio?
Gran parte degli abitanti sono professionisti che lavorano in ospedale, alla Regione, all’Università e in altri enti, in passato si è provato a fare la festa del quartiere qui in via Consolini, come avviene in altre zone di Potenza, ma chi si cimenta nell’organizzazione deve fare i conti con spese eccessive come quella richiesta per l’occupazione di suolo pubblico…
Però qualcosa si muove, il quartiere ora può contare su due farmacie…
Compresa la parafarmacia sono tre, non so come sia stato possibile far insediare due farmacie a poche decine di metri l’una dall’altra dopo che si è aspettato decenni per avere questo importante presidio. Si sente la mancanza di un ufficio postale che costringe migliaia di residenti a spostarsi negli affollati uffici di via Lazio o via Messina, mentre le banche stanno tutte a Parco Aurora, per non parlare dell’andirivieni per accompagnare i figli a scuola a qualche chilometro dal quartiere. Quindi si spera che prima o poi anche Macchia Romana sia dotato di un ufficio postale, di scuole e di altri presidi istituzionali, ma siamo preoccupati per la mancanza di parcheggi e per la inadeguatezza di quasi tutte le strade.