- Antonio Nicastro
- Sabato, 09 Giugno 2018 10:00
La settimana scorsa abbiamo pubblicato la prima parte dell’intervista all’Assessore all’Urbanistica del Comune di Potenza Rocco Pergola, in cui è stato spiegato come e quando gran parte dell’area industriale della città ritornerà ad essere integrata con il resto del contesto urbanistico del capoluogo di regione che fa riferimento al vigente Regolamento Urbanistico (che dal 2009 ha sostituito il Piano Regolatore Generale, fissando i criteri per lo sviluppo della città che si ipotizzò potesse raggiungere i 100.000 abitanti in pochi anni, previsione eccessivamente ottimistica in quanto il numero di abitanti di Potenza è in calo e l’età media elevata dei potentini, unitamente al fl usso migratorio che riguarda gran parte della generazione over 20, prefigura un ulteriore calo del numero di abitanti). Alla luce di questo infausto futuro facciamoci spiegare dall’Assessore Pergola quale sarà il futuro urbanistico di Potenza.
Quali altri cambiamenti che riguardano il resto della Città troveranno posto nella variante del RU, ben sapendo che Potenza non ha un’area da destinare a insediamenti artigianali, non è stata individuata un’area da utilizzare per gli spettacoli viaggianti e, perché no, per il mercato mensile che oggi si tiene in via della Fisica?
Con l’avviso pubblico rivolto ai consorzi edilizi che hanno manifestato, all’interno del contesto urbano, di riconfermare le previsioni edificatorie, la volontà di confermare gli investimenti pianifi cati contiamo di sistemare anche la situazione urbanistica della città.
Quali comparti sono interessati?
Mi riferisco a quelle aree che io definisco “cuscinetto” in quanto insistono in aree già trasformate.
Ce ne indica qualcuna?
Abbiamo due piani di attuazione pubblica, Vallone Santa Lucia ai lati della fondovalle di viale dell’Unicef e il centro studi a Poggio Tre Galli, aree che l’amministrazione comunale deve pianificare e ciò per noi rappresenta una priorità. La pianificazione relativa alla creazione del parco nel Vallone santa Lucia richiede una attenta valutazione, atteso che i potentini lo chiedono, per cui bisogna capire se possono coesistere due grandi aree di verde pubblico attrezzate, il parco del Vallone Santa Lucia e il Parco della Città nell’area ex Cip Zoo, soprattutto bisogna valutare se si è in grado di sostenere le spese per la manutenzione, è un tema che richiede approfondimento e riflessione. Per cui, chiuso il Piano Operativo, ci potremo dedicare alla pianificazione strategica della città.
Si può ipotizzare la tempistica?
L’approvazione del Piano Operativo dovrebbe avvenire entro l’estate, per cui in autunno ci potremo dedicare alla pianificazione di queste aree ed entro la fine della consiliatura la città potrebbe avere un volto nuovo dal punto di vista urbanistico, in considerazione che la stima di 100.000 abitanti fatta nel 2009 è risultata errata per cui, prima di procedere sul Piano Operativo, abbiamo fatto l’avviso pubblico per verificare quali aree sono ancora “attive”, nel senso che la maggior parte dei soggetti costituitisi in consorzi edilizi ha la potenzialità economica per la trasformazione delle aree su cui hanno titolo. Ci siamo resi conto che il Regolamento Urbanistico del 2009 ha delle criticità per cui è necessario valutare le attuali esigenze di nuove costruzioni nel contesto urbano.
E per Bucaletto quali sono i tempi per trasformare la “baraccopoli” in un normale quartiere?
Il 7 di maggio scorso abbiamo avuto un incontro con la Presidenza del Consiglio, c’è stata la prima riunione operativa per l’impiego dei 18 milioni di euro assegnatici e a breve partiremo con la pianificazione e progettazione degli interventi con la scelta delle tipologie edilizie, le opere di urbanizzazione e le infrastrutture e solo dopo l’emissione del bando per la realizzazione degli alloggi.
Quanto tempo passerà?
La cabina di regia ha dato tempi abbastanza ristretti, anche se il bando sarà di tipo europeo si spera che in meno di un anno si potranno cantierizzare le opere.
E la ormai famigerata area artigianale dove dovrebbe sorgere?
Anche su questo l’Ufficio Urbanistica del Comune ha lavorato alacremente, sono stati fatti due avvisi pubblici, un primo avviso è stato fatto per sondare la disponibilità di attività produttive a insediarsi nell’area individuata; parliamo dell’artigianato di produzione, ma anche di attività innovative; sono arrivate una cinquantina di manifestazioni di interesse e ciò è una buona base di partenza per dimensionare l’area; dopodiché abbiamo chiesto ai futuri probabili insediati di quantificare il proprio fabbisogno in termini di spazi, è stato elaborato un database contenente anche i dati relativi al tipo di servizi richiesti. Dopo aver elaborato tutti i dati, preso atto che all’interno del vigente Regolamento Urbanistico non esistono aree da destinare a tale scopo, abbiamo fatto il secondo avviso pubblico per sondare la eventuale disponibilità di suoli, anche di privati, da destinare a questi insediamenti produttivi, sono pervenute due propose, quella che più si dimostra fattibile l’ha presentata la CONFAPI che propone di utilizzare la parte terminale dell’area ASI, precisamente nei pressi del nuovo depuratore di Tiera di Vaglio. Qualche giorno fa è stata fatta la delibera per avviare la procedura di localizzazione ed attivare le procedure per acquisire tutti i pareri ed attivare le verifiche tecniche che escludano eventuali criticità dal punto di vista idrogeologico o ambientali e dotare finalmente di un polo produttivo strategico la città su un’area di circa 40.000 metri quadri.
Anche un adeguato spazio da destinare ai cosiddetti spettacoli viaggianti (circo, luna park ecc) serve ad evitare intasamenti nelle zone della città dove oggi essi vengono ospitati. C’è qualche novità in merito a questa criticità?
Si potrà individuare l’area destinata agli spettacoli viaggianti all’interno dell’area industriale che il Consorzio ASI cederà al Comune. Anche l’area mercatale oggi utilizzata in via della Fisica sarà oggetto di approfondimento per una sua ubicazione nella ex area industriale.
Finanche il Regolamento Edilizio dovrebbe essere rivisto, ci sono situazioni in cui si costruiscono fabbricati con gli spazi riservati ai parcheggi che si rivelano assolutamente insufficienti quando si insediano locali che attirano clienti/utenti, un caso emblematico i fabbricati sorti nell’area dell’ex Fornace Ierace.
Dobbiamo approvare il “nuovo” Regolamento Edilizio per ottemperare alle nuove disposizioni nazionali e regionali in quanto in sede di conferenza Stato – Regioni è stato approvato il Regolamento Edilizio Unico, esso è un regolamento edilizio “tipo” è finalizzato ad uniformare gli adempimenti sul territorio per superare l’eccessiva diversificazione dei regolamenti edilizi comunali, attraverso la semplificazione dell’impianto strutturale dei futuri regolamenti edilizi e l’uniformazione a livello nazionale di alcune definizioni dei parametri urbanistici-edilizi, dopodichè le Regioni devono legiferare in materia approvando il proprio Regolamento Edilizio Unico, subito dopo questo passaggio il Comune di Potenza è pronto ad adottare il nuovo Regolamento Edilizio.