- Antonella Sabia
- Lunedì, 30 Aprile 2018 12:41
“LA STORIA DI NOI DOVRÀ PARLAR”.
Recitava così uno striscione della Curva Ovest; era solo la quinta giornata, il Potenza era a punteggio pieno, e nell’aria c’era già il dolce sapore di quello che a distanza di qualche mese sarebbe potuto succedere.
Ma questa storia comincia qualche mese prima, quando un signore decide di tornare nella sua città, da Siena. E decide di tornare per diventare presidente della squadra di calcio cittadina, sull’orlo del fallimento.
Come tutte le storie che cominciamo con “C’era una volta”, anche questa ha avuto il suo lieto fine.
Dopo 8 anni finalmente il Potenza torna tra i professionisti, e ci torna “dalla porta principale” esattamente come aveva detto ad Agosto Salvatore Caiata.
Solo un anno fa, il Potenza festeggiava la salvezza, sempre nel suo stadio. Un anno dopo, il 29 aprile 2018, i tifosi hanno festeggiato il ritorno in Serie C. Con assoluto merito, dominando il campionato. Dopo 8 anni, dopo tanti bocconi amari che ha dovuto ingoiare.
Chi l’avrebbe mai detto? È stato un anno lunghissimo, faticoso, pieno di soddisfazioni, e con qualche caduta.
Tutto ripagato dalla gioia dei tifosi, dalla festa che hanno fatto alla squadra, e con la squadra, riversandosi prima nello stadio, e poi tra le vie cittadine per far sapere a tutti che Potenza ha rialzato la testa, il leone è tornato a ruggire.
Una città intera, e il suo sogno. I tifosi di sempre, ma anche i “nuovi”. Le lacrime di chi ci è sempre stato, e ancora una volta ci ha creduto. Una giornata perfetta, uno stadio strapieno, una prestazione da leoni e il finale da sogno. “Tutto molto bello”.
Nessuno oggi si sarebbe voluto svegliare, ma ancora oggi è tutto vero. E il principale ringraziamento va certamente al “Presidente innamorato della sua città”, uno che ha sempre trovato fortuna nelle cose in cui ha creduto. Fortuna, ma anche lungimiranza, caparbietà, costanza. Credere fermamente in tutto ciò che si fa, come quella volta che di domenica mattina alle 9 meno un quarto, chiamò Nicola Ragno dicendo: “Mister, vuoi vincere il decimo campionato?”. E così è stato.
E uno dei segreti del successo di Salvatore Caiata è proprio negli uomini che ha scelto di portare con sé in questo lungo viaggio. A partire dai suoi chiodi fissi, Nicola Ragno e Carlos França, ma anche tutta la squadra che ha sempre dato il suo contributo, e per finire ogni singola persona che lavorato nella società.
Come forse mai prima, nella storia del Potenza Calcio, questa stagione è stata perfetta in ogni cosa. Non importa degli scivoloni con Picerno e Francavilla, della Coppa Italia sfumata sul più bello, di un finale di stagione sofferto. La promozione è stata ancora più sentita, e vissuta in ogni singolo stadio, su ogni singolo campo.
Quello che importa è che una città intera si è ritrovata intorno alla passione comune per i colori rossoblù: uomini, donne, bambini, a rincorrere tutti la stessa felicità.