editoriale150619_opt.jpg

Cari Contro-Lettori,

ci sono foto che, in quanto riassuntive di un particolare momento storico o di un fatto epocale, sono diventate “iconiche”, marchiandosi a fuoco nell’immaginario collettivo mondiale. Tra queste ricordiamo: la farfallina di Belen a Sanremo; Einstein che fa la linguaccia; l’urlo primordiale di un invasato Tardelli a Espana 82; Ali Agca a confessione dal Papa (Wojtila) a cui tempo prima aveva sparato; il tre-quarti del Che con baschetto e stella; Falcone che sussurra nell’orecchio di un sorridente Borsellino; Pertini affranto e accasciato sulla bara di Berlinguer; Un assonnato (e poco assennato) Mario Polese che guarda l’obiettivo con aria assente, con la testa poggiata sul cuscino. Or bene, a rendere ancora più “epocale” quest’ultimo scatto (nonché riassuntivo ed emblematico della Caporetto lucana dell’ex partito-regione), c’è l’aggravante della “didascalia”, pubblicata dall’ormai ex segretario regionale del Pd sul suo profilo Istagram a commento della citata foto: <<#domenica #relax e poi... #mare>>. Domenica è sempre domenica diceva la canzone, ma sta di fatto che il post (fatto a post?) del buon (?) Polese è stato pubblicato -guarda caso- nella stessa identica domenica in cui nella sua Potenza si celebrava il rito del ballottaggio, fra il leghista Guarente e il basilicatapossibilista Prof Tramutoli. Alla fin fine, ricordiamolo, ha vinto per un pelino (200 voti) il candidato di centrodestra, forse anche in virtù di coloro che -magari ispirati dai buoni propositi del segretario dem (per la serie: <>)- hanno virato alla volta della cabina balneare, con buona pace di quella elettorale, nonchè del Prof, dei suoi seguaci e con soddisfazione maxima per quelli come Roberto Falotico, che siamo certi non si saranno offesi se la loro elezione è maturata (scherzi del...destino) grazie alla vittoria del candidato sindaco della Lega. Un sorpreso (dalla polemica) Polese ha dichiarato di aver votato eccome: il suo non era un invito a bigiare il voto. Bah: se fossimo esperti di comunicazione, faremmo notare che a “incastrarlo” ci sarebbero i tre puntini sospensivi (“relax e poi...mare”), volti a creare suspance (<>, pensa il lettore), per poi sorprendere e spiazzare chi legge (con la parola “mare” appunto). Oltretutto, è “sospetto” anche il “like” tributato alla foto da alcuni noti esponenti cittadini del centrodestra. Ma siccome esperti di comunicazione non siamo, queste cose non le facciamo notare, perchè sicuramente ci sbaglieremmo. Quel che è certo, è che lo stesso Polese, si è poi battuto il petto (ma non come Tarzan), ha fatto mea culpa, e con un geniale tempismo, si è dimesso all’indomani della sconfitta di Tramutoli (che non era neanche lontanamente un “loro” candidato). I beneinformati dicono che questa scelta Mario l’aveva programmata già prima (dopo la figuraccia alle regionali), e noi ci crediamo... ma, e se Tramutoli avesse vinto (e per un’inezia non è stato così)? Polese e i suoi si sarebbero appuntati la medaglia? O forse Polese aveva deciso PRIMA, perchè SAPEVA che il Prof non avrebbe vinto? Domande che rimarranno nel vento. Per adesso, il Pd lucano è -oggi più che mai in alto... mare.

Walter De Stradis