editoriale2312

Cari Contro-Lettori,

questo Natale qualche consigliere regionale non potrà comprare la pelliccia di visone alla moglie o la tuta spaziale al figlio. «Cara –si giustificherà tremebondomi hanno tagliato lo stipendio. Anzi, per meglio dire, ce lo siamo tagliati da soli». Tuttavia è indubbio che -seppur con l’anima fuori dai denti (a vedere alcune espressioni facciali durante il dibattito in aula)- un segnale è stato dato: circa 1000/1400 euro al mese in meno. «Si può dare di più», cantava il trio Tozzi/ Morandi/Ruggieri a Sanremo (e più di qualcuno ha ripreso questo refrain, visto che le proposte di legge originarie erano ben più “pesanti”)- ma dal loggione qualche villico dalla saggezza contadina ha subito urlacchiato «Piglia e porta a casa, prima che cambino idea». C’è stato poi, inevitabile, il walzer dell’“E’ merito mio”. Un classico della musica tradizionale lucana. «Gli emendamenti proposti dalla maggioranza e approvati dal Consiglio regionale hanno ridotto la portata dei tagli ai costi della politica da me proposti». Così Giannino Romaniello (Art.1 – Mdp). «Non ci siamo sottratti al voto favorevole della proposta – dicono i pentastellati Perrino e Leggieri (che in Consiglio hanno citato tanto i manga giapponesi quanto le trecce di Bob Marley!) -anche se questa non era totalmente allineata a quella da noi presentata. Anche grazie a noi e alle nostre continue spinte, il Consiglio ha dovuto affrontare il provvedimento e si è concluso lo stucchevole ping-pong messo in piedi dalla maggioranza e da alcuni improvvisati alleati della minoranza ». In effetti, a seguire il dibattito in aula, a un certo punto è parso evidente che il bene del cittadino era passato in secondo piano, subito soppiantato da una sorta di sfi da all’Ok Corrall fra Lacoraza (Pd) e i portavoce del M5S. «La proposta di legge è stata totalmente cambiata –ribadisce il primo-- dagli emendamenti presentati da me e dai consiglieri Mollica, Santarsiero, Miranda Castelgrande, Giuzio e Polese. Chi ha sostenuto la necessità di determinare risparmi maggiori (ogni riferimento ai M5S è puramente voluto – ndr) adesso ha una possibilità in più di manifestare concretamente questo suo orientamento: lo faccia rinunciando volontariamente ad una parte dell’indennità da destinare ad un fondo, istituito su mia proposta, la cui destinazione dovrebbe tenere conto anche del parere dei cittadini ». Così è se vi pare. Come si diceva, un piccolo “segnale” è stato dato. Dopotutto, se persino il Pentagono ha ammesso di aver speso 22 milioni di dollari per studiare gli UFO…!
Ps. Buon Natale a tutti!

 

Walter De Stradis