- Redazione
- Giovedì, 15 Luglio 2021 15:25
Il presidente del Consiglio e presidente del Coordinamento Commissioni e Osservatori sul Contrasto della Criminalità organizzata: “Si tratta di due proposte di legge, nate in seno al Coordinamento per il contrasto alla criminalità organizzata da me presieduto”
Sono state protocollate dal presidente del Consiglio regionale della Basilicata e presidente del Coordinamento Commissioni e Osservatori sul Contrasto della Criminalità organizzata e promozione della legalità, in seno alle Assemblee legislative e delle province autonome, Carmine Cicala, due proposte di legge per il contrasto e la promozione della legalità.
“Sono molto soddisfatto di proseguire in questo iter condiviso con la maggior parte delle colleghe e dei colleghi dell’Assise regionale della Basilicata – dichiara Cicala – volto a contrastare la criminalità organizzata e a promuovere la legalità anche nella nostra regione”.
Si tratta di due proposte di legge molto importanti, nate in seno al Coordinamento per il contrasto alla criminalità organizzata presieduto proprio da Cicala.
“Mai come in questo momento di crisi economica legata alla pandemia da un latoe le ingenti risorse economiche legate al PNRR dall’altro – dice Cicala - queste due proposte di leggerappresentano una maggiore garanzia per tutte le cittadine e i cittadini oltre che una importante opportunità per rilanciare l’economia della nostra regione con il riutilizzo di questi beni confiscati alla mafia che, da luoghi di illegalità, diventano luoghi di rinascita, di speranza, di testimonianza in cui creare economia pulita,sostenibile, innovativa e anche luoghiin cui creare cultura”.
La prima proposta “Interventi per la valorizzazione e il riutilizzo di beni ed aziende sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata” è il frutto di una fattiva collaborazione tra l’ufficio legislativo della Conferenza delle Assemblee Legislative e delle Province Autonome, il tavolo tecnico- politico del Coordinamento delle Commissioni e degli Osservatori regionali per il contrasto della criminalità e la promozione della legalitàdi concerto con l’ANBSC (Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata) e Anci nazionale. La pdl mira a contribuire a tre precisi obiettivi, che si collocano alla base della Strategia nazionale adottata dall’ANBSC. Il primo è di potenziare e qualificare la capacità di gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata da parte dei soggetti preposti, intervenendo sia sulla qualità e disponibilità delle informazioni a disposizione del pubblico, sia per il rafforzamento di competenze tecniche, motivazione e consapevolezza degli operatori della filiera. Il secondo obiettivo è utilizzare i beni immobili confiscati per potenziare e qualificare i servizi pubblici per i cittadini e le comunità locali e per creare nuova occupazione. Infine, il terzo obiettivo è accompagnare con rapidità la transizione alla legalità delle aziende confiscate, salvaguardando in tal modo l’occupazione dei lavoratori, attraverso l’utilizzazione di un sistema integrato di servizi ed incentivi.
La Regione per raggiungere gli obiettivi fissati promuove e sostiene il riutilizzo sociale, nonché la valorizzazione di beni ed aziende confiscati attraverso un sistema di interventi fondato sui principi di legalità e trasparenza attraverso l’effettivo riutilizzo sociale ed alla prevenzione di fenomeni di abbandono e conseguente degrado del patrimonio confiscato alla criminalità organizzata presente sul territorio regionale attraverso la definizione di progetti sostenibili;al monitoraggio delle esperienze in essere ed alla definizione di modelli di riutilizzo sociale sostenibili e replicabili;la centralità della tematica all’interno dell’intera programmazione regionale, assumendo la trasversalità della materia intesa di specifico interesse particolarmente per le politiche sociali e sociosanitarie, di sviluppo e turistiche, agricole e agroalimentari, culturali ed educative;alla strutturazione di progetti di inclusione sociale, lavorativa e abitativa delle persone appartenenti alle fasce deboli ed a rischio di esclusione e marginalizzazione, delle persone e delle comunità migranti, delle persone e delle comunità rom, sinti e camminanti;alla strutturazione di azioni di sviluppo produttivo, occupazionale, culturale e sociale del territorio regionale;alla definizione di percorsi di innovazione sociale e di reti e distretti di economia sociale e solidale, nei diversi settori di intervento e innanzitutto quelli individuati come strategici della fornitura di beni e servizi, del turismo responsabile ed esperienziale, della produzione agricola ed agroalimentare, con particolare riguardo agli interventi di agricoltura sociale di cui alla legge 18 agosto 2015, n. 141 (Disposizioni in materia di agricoltura sociale);alla promozione della cittadinanza attiva, della partecipazione democratica dei cittadini e della cultura della legalità, della giustizia e della solidarietà sociale, anche attraverso il coinvolgimento e la strutturazione di reti collaborative tra i diversi soggetti istituzionali, sociali, economici e culturali interessati.
La seconda legge “Osservatorio come organismo di supporto della Regione Basilicata in materia di contrasto e di prevenzione dei fenomeni mafiosi e di criminalità organizzata, nonché di promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile”.
L’Osservatorio verifica l’attuazione a livello regionale della normativa statale e degli indirizzi del Parlamento con riferimento al fenomeno mafioso ed alle altre principali organizzazioni criminali; raccoglie, analizza e mette a disposizione documentazione libera da vincoli di riservatezza e/o segretezza relativa alla presenza della criminalità organizzata nel territorio regionale, fermo restando il rispetto delle norme vigenti in materia di trattamento dei dati; analizza le principali cause dei fenomeni di infiltrazioni malavitose del lavoro irregolare, della corruzione, dell’usura, dell’estorsione e del riciclaggio presenti nel territorio regionale; raccoglie le informazioni e i dati utili ai fini della valutazione della trasparenza nel processo degli appalti, dalla genesi alla conclusione dei lavori; formula nelle materie di propria competenza, anche di propria iniziativa, osservazioni e pareri; organizza seminari tematici e iniziative di carattere culturale con le associazioni ambientaliste, le associazioni di volontariato e di promozione sociale operanti nel settore dell’educazione alla legalità e del contrasto alla criminalità organizzata e mafioso sul territorio dell'Osservatorio regionalesulla legalità e sulla criminalità organizzata e di stampo mafioso regionale; promuove iniziative rivolte agli studenti ed ai docenti di ogni ordine e grado per contribuire all’educazione alla legalità e allo sviluppo dei valo