- Redazione
- Sabato, 17 Luglio 2021 08:54
di Antonella Sabia
Agronomo e dirigente sindacale CGIL, il 14 luglio 2020 è stato chiamato a ricoprire il ruolo di Presidente della Federconsumatori Basilicata APS: stiamo parlando di Michele Catalano, che ci ha introdotto nel mondo dei consumatori.
d: Come giudica questo suo primo anno di incarico?
r: È stato un anno molto intenso, essere presidente di Federconsumatori Basilicata è una sfida che ho accettato e in cui mi sono calato. È stato un anno di studio delle problematiche degli associati e dei consumatori a livello regionale, ed essendo nel direttivo nazionale della Federconsumatori ho avuto modo di confrontarle con quelle delle altre regioni.
d: Una sfida nella sfida, si è trovato a ricoprire questo ruolo nel mezzo di una pandemia.
r: È mancato il rapporto face to face con il consumatore, ma abbiamo utilizzato molto gli strumenti digitali, videochat dagli sportelli di Potenza e Matera, ma anche e-mail, telefonate e il sito web.
d: A voi si rivolgono solo associati o possono contattarvi tutti i cittadini?
r: Chiunque può contattarci, esporci il problema e noi ci incarichiamo di dare una prima risposta, se poi dovesse esserci bisogno di una consulenza, abbiamo una sorta di ufficio legale, che si occuperebbe di eventuale ricorso con dei costi da sopportare. In generale è possibile aderire alla campagna tesseramento, le tessere vanno dai 10 ai 40 €, che rappresentano una forma di sostegno economico per le spese dell’associazione che, essendo un’APS, si basa sul volontariato. Abbiamo oltre 500 associati tra Potenza e Matera.
d: Quali sono le principali problematiche dei consumatori?
r: Abbiamo principalmente due filoni, uno è quello legato alle truffe online, in particolare l'home banking, l’altro riguarda i gestori telefonici, i contratti di luce e gas, sostanzialmente a volte servizi non richiesti che vengono attivati con procedure poco trasparenti. Interveniamo facendo una prima assistenza e poi si svolge tutto sulla piattaforma del ConciliaWeb
d: Nessuna segnalazione su eventuali aumenti di prezzo?
r: Rispetto ai beni alimentari non ci sono grandi lamentele, tra l’altro noi abbiamo un osservatorio dei prezzi, proprio lo scorso mese di aprile abbiamo fatto un’indagine nei principali supermercati del capoluogo e abbiamo riscontrato che non c’erano stati degli aumenti così consistenti: il confronto è avvenuto rispetto ai mesi precedenti su un paniere definito di beni. In realtà, un aumento si sta rilevando sul prezzo dei servizi, per esempio la tariffa dell’acqua, oppure gas e luce, è stato stimato che questi rincari provocano un aumento dei costi nelle famiglie tra i 4-500 € l’anno.
d: Come sono cambiate le esigenze dei consumatori con la pandemia?
r: Sicuramente il consumatore ne vuole capire di più, vuole conoscere la costituzione di un bene, vuole sapere perché un bene che costa X alla filiera, poi viene messo in distribuzione al doppio (se va bene) del prezzo iniziale. Stiamo puntando anche sulla trasparenza dei prodotti, sul concetto di cibo sostenibile poiché il consumatore è molto attento all’alimentazione e al tracciamento di tutti i processi di produzione di un bene agricolo. Sul nostro sito ci sono molte rubriche che si occupano di assicurazioni, costi bancari, informazioni sui beni alimentari e su come leggere le etichette.
d: Saldi in Basilicata: perché la scelta di posticiparli? Come influirà questa scelta sugli acquisti?
r: Non possiamo dire niente finché partono i saldi in Basilicata, il 3 agosto. In generale, molti consumatori lucani acquistano fuori regione, perciò vedremo ad agosto quale sarà la risposta nei nostri negozi. È stata una scelta dei rappresentanti di categoria, probabilmente con l'obiettivo di piazzare sul mercato i pezzi rimasti invenduti.
d: Quali sono i rischi della ripresa?
r: Alcuni rischi li stiamo già vivendo, tra questi l’aumento dell’inflazione che va ad incidere sui consumi. Dalla lettura delle riviste economiche, si legge che gli italiani nel periodo del lockdown hanno risparmiato, ma questo non significa che all’allentamento delle restrizioni siano disposti a spendere. Uno dei fattori che influenza la spesa è la percezione di sicurezza che hanno i consumatori. È una fase molto incerta, stiamo assistendo all’aumento dei prezzi del carburante, per esempio la benzina è arrivata a costare anche 1,6 euro al litro alle pompe bianche, quasi vicino a 2 euro, questo ci fa capire che l’inflazione tende a crescere.
d: Qual è il vostro rapporto con le istituzioni?
r: A livello locale c’è ancora molto da fare. Come presidente regionale di Federconsumatori è mio compito mantenere contatti con l’ente Regione e le varie agenzie presenti sul territorio per verificare la qualità dei servizi che offrono ai cittadini. A livello nazionale le associazioni dei consumatori sono più riconosciute, in Basilicata lo sono meno, ma stanno acquistando più visibilità a seguito delle azioni a tutela dei consumatori, l’ultimo caso proprio quello relativo all’aumento della bolletta dell’acqua. In settimana sarò inoltre ascoltato in Commissione consiliare sulla qualità dei servizi della municipalizzata del capoluogo (Acta), perché molti consumatori e cittadini, non lo sanno, ma gli enti devono dotarsi di una Carta dei Servizi che è uno strumento comunicativo fondamentale nel rapporto con l'utenza.
d: Quale consiglio darebbe ai consumatori lucani?
r: Di rivolgersi alle associazioni dei consumatori qualora abbiano dubbi, perplessità o anche solo per chiedere informazioni. Di riflesso, consiglio di stare molto attenti alle “offerte civetta” che potrebbero essere un campanello di allarme di truffe. Stiamo acquisendo un valore aggiunto di rappresentanza dei diritti che molti consumatori non conoscono, ed è per questo che li invito a contattarci in qualsiasi momento.