- Redazione
- Sabato, 09 Maggio 2020 09:25
di Antonella Sabia
La nostalgia ci assale, anche perché siamo a maggio, mese di San Gerardo, quando la città ogni anno sembrava rinascere, la gente riempiva le vie del Centro, c’era grande attesa per la Storica Parata dei Turchi. A causa di questa emergenza, quest’anno, bisognerà rinunciare ai festeggiamenti, e a risentirne saranno soprattutto i locali (bar, pub, ristoranti), oggi ancora in attesa di poter finalmente rialzare del tutto le saracinesche (il primo giugno stando all’ultimo DPCM). Sono pochissimi i bar del centro storico cittadino che hanno scelto di ripartire solo con l’asporto, tra questi l’Antica Caffetteria di Piazza Matteotti, a pochi metri dal “Palazzo”, ovvero il Comune di Potenza. Di questi timidissimi segnali di ripresa ne abbiamo parlato con il titolare, Gabriele Summa .
«Il caffè oggi possono prenderlo e portarlo via, berlo lontano dalla caffetteria. Ancora non è concesso potersi sedere ai tavolini, neanche fuori. L’assurdo è che a un eventuale controllo farebbero la multa a me. Chiaramente cerchiamo di adeguarci il più possibile per evitare di prendere multe, ma penso che è una situazione che va rivista quanto prima. Potenza città, ormai sono tanti giorni che conta zero contagi, per cui spero che con tutte le precauzioni, guanti, mascherine, ingressi contingentati e distanze tra i tavoli, si potrà riaprire normalmente quanto prima».
La caffetteria confina con il Palazzo di Città, è passato qualche amministratore comunale?
Tra questi, ho diversi amici che sono passati a salutarmi, anche il sindaco in prima persona è venuto ad accertarsi più volte di come stavamo.In generale alcuni di loro stanno facendo delle buone proposte, il sindaco sta facendo molto, ma mi aspettavo che fossero in tanti a supportarci, proponendo più suolo pubblico gratuito, spazzatura gratis e cose di questo tipo. Per quanto concerne il Comune ho sentito la vicinanza di quelli che considero amici, ma a livello regionale non c’è stata grande vicinanza. Da parte delle istituzioni, non si è fatto assolutamente nulla per noi con Partita Iva in Basilicata. Io personalmente non ho voluto nulla, nemmeno i 600€, perché dopo 20 anni di caffetteria “abbiamo avuto la forza” di poter restare chiusi qualche mese. Anche il finanziamento regionale, da restituire in sei anni, non penso sia una soluzione. Anche se il tasso bancario è sostanzialmente buono, da qui a un anno non posso sapere cosa succede, non so se mi toccherà ridimensionare il mio lavoro. La mia fortuna, forse, è che ho sempre fatto il titolare e il dipendente, quindi posso gestirla da solo.
Via Pretoria sta ricominciando a vivere?
Sicuramente c’è più gente, ci sono più sorrisi, anche se a pelle si avverte che le persone sono un po’ impacciate, nel senso che si affacciano prima, se non hanno la mascherina chiedono prima di entrare, o scappano alla vista dei vigili. C’è una sorta di smarrimento. Anche nelle abitudini stesse, nel nostro caso, aperitivi e serate a tema, sono tutte cose che probabilmente scompariranno.
Come si sta organizzando per la gestione degli spazi esterni?
Se me lo concederanno, sto pensando ad una forma di sviluppo per l’esterno anche per l’inverno. In realtà sono 10 anni, ancora prima del Covid, che tento di realizzare un Dehor. Perché non sono riuscito? Avrei dovuto fare circa un investimento di 30mila € per una struttura fissa, tutta di vetro, con riscaldamento a pavimento, in cui per esempio sarebbe stato possibile prendere un cioccolato caldo anche durante una tempesta di neve, però avrei dovuto garantire al Comune di Potenza, di smontare tutto per il giorno 29 maggio per l’accensione della Iaccara. Assolutamente impensabile smontare una struttura così, per poi rimontare tutto, oltretutto con un’ingente spesa da sostenere. In realtà avevo anche proposto di portare la sfilata fino alla Torre Guevara, e sfruttare quello spazio cittadino per l’accensione della Iaccara. “È una bella idea, perà...”, ma nel frattempo così facendo non si dà la possibilità alla città di crescere.
Pensando al presente, invece, come si organizzerà con i tavolini? Agli amministratori cosa chiederebbe?
Proprio in questi giorni si sta discutendo di questa cosa, sembra che dal Comune vogliano concedere gli spazi esterni gratuitamente. Il suolo pubblico, grazie già al Guarente-consigliere, si paga solamente d’estate cioè dal 1 maggio al 1 settembre, poi è sempre gratuito. Adesso si lavorerà solo fuori e quindi avrò la necessità di più spazio per distanziare i tavolini. Io preferirei anche pagare, ma avere più spazio. Noi commercianti siamo sicuramente quelli che in questa situazione hanno sofferto di più. Faccio una riflessione però, se il Comune ci detassa, ci concedere spazi gratuiti, come quadrerà poi il bilancio? Si andrà ad aumentare magari ICI, o altre tasse alle famiglie in cui magari entra un solo stipendio?