- Mario Petrone
- Giovedì, 04 Luglio 2019 11:40
L’INTERVENTO - Ci siamo lasciati ragionando, scherzosamente e manco tanto, sul fatto che il Bardi Governatore che ha messo al primo posto (a chiacchiere) il lavoro da creare per i Lucani, mentre come primo e secondo atto (di imperio) da Governatore Lucano si è nominato nello staff due Campani (veri o acquisiti che siano) e dunque alla prima botta sembra aver sottratto due posti di peso al novero delle opportunità di lavoro qualificato per i Lucani.
Inutile dire che sarà facile rispondermi: “ma la gente lo ha votato ed allora lui ha titolo a fare e fa” e io ribatterei allora dicendo che io non lo accuso mica di aver violato leggi o regolamenti, lo “accuso”, semplicemente, di aver tradito le promesse elettorali perché dire che il primo problema da affrontare per i Lucani è il lavoro e poi assumere, in due posti strategici per la Basilicata, due campani veri o aggiunti è prendere per i fondelli proprio quei Lucani, e sono tanti, che lo hanno votato.
A questo devo aggiungere il fatto altrettanto significativo dell’accordo (su vecchia indicazione Ministeriale) firmato tra il Governatore Bardi per la Basilicata e De Luca per la Campania perché la Basilicata si organizzi e predisponga per accogliere i Napoletani che dovranno essere sfollati nel malaugurato caso in cui il Vesuvio (accogliendo gli inviti di Salvini o per cavoli sua) si rimettesse a fare danni o addirittura anche nel caso in cui i Campi Flegrei e le solfatare (che gli esperti ritengono pericolosissime) dovessero dar di matto.
Ciò detto, sorgono alcune considerazioni ulteriori. La firma è stata apposta qualche giorno addietro e però –a quanto è dato sapere- non risulterebbe che l’accordo preveda un dare e un avere tra i due governatori (è questo il punto) e meno che mai tra le due regioni, il che significa che la Basilicata non solo si assume i dirigenti Campani ma, addirittura, si accolla vitto, alloggio, lavatura e stiratura, (come avrebbe detto il Napoletano Totò) per i napoletani fino a 700 mila nel caso disgraziato in cui…. Insomma al paesello mio la vecchierella direbbe : “figl’ bell’ stacim’ cu cul rutt e la pena pagata” (figlio bello, stiamo con il sedere rotto e la pena pagata). Scherzi a parte, e stante comunque il valore umanitario dell’operazione, mi domandavo e domandavo ragionando con amici: ma poi a noi Lucani i Campani cacchio ci hanno dato mai. E nessuno è riuscito ad abbozzare una risposta pur che sia, ma …. andiamo avanti. Mi sono domandato ed ho domandato (e qui veniamo ai quesiti seri): ma in questi anni, forse m’è sfuggito, la Campania ci ha riservato a noi Lucani un certo numero di posti nelle università e un altrettanto certo numero di posti nelle case per gli studenti universitari? Ci ha per, caso, riservato un certo numero di posti da insegnante, o un certo numero di borse di studio nelle proprie Università? Ci ha, per caso, messo a disposizione un certo numero di appartamenti dove alloggiare a prezzo politico gli studenti Lucani che frequentavano le Università Campane? Ci ha, magari, assegnato un numero certo e riservato di posti nelle scuole di specializzazione medica? E io non ne ho saputo niente perché le cose si fanno senza troppa propaganda?
No amiche, amici, niente di tutto questo pare sia mai accaduto ed anzi, da che io ricordo, i Campani son sempre venuti qui ad insegnare nelle nostra scuole di ogni ordine e grado “costringendo”, di fatto, altrettanti Lucani ad emigrare come intellettuali in cerca di fortuna. Con questo atto, al contrario, i Lucani dimostrano anrora una volta la loro generosità e spirito di accoglienza.
Dal canto suo, tuttavia, ci si domanda se per caso il Governatore Bardi HA COSCIENZA di essere stato eletto dai Lucani in Basilicata e per fare gli interessi dei Lucani perché a occhio e croce a noi pare che operi come fosse il Governatore Campano e nell’interesse esclusivo dei Campani facendo pagare a Noi Lucani il conto. Ovviamente, IO ESTREMIZZO (E IRONIZZO) per farmi capire, ma vista la situazione già drammatica della Basilicata, se non cominciamo a far sentire la nostra voce, finisce completamente a carte 48 ed allora si che si avvera il minacciato esito, come direbbe la vecchierella: “ti ni prisc’ cazzoun sott’ la finestr’ di ngas’ ma cumparit’ stai cu muglieret’”, (“stai contento fesso ( i Lucani) sotto la finestra di casa mentre il compare sta con tua moglie”). Or bene, aggiungo e concludo che la Cassazione ha ritenuto legittimo ingiuriare un Sindaco che non ha rispettato le promesse elettorali fatte e,dunque, ci si prepari gente che qua ogni giorno è na fregatura nuova, ma qui servirebbero esperti di ingiurie simpatiche e “colorite” come sono i Napoletani…
Mario Petrone