- Redazione
- Mercoledì, 15 Maggio 2019 11:17
“Con la sentenza positiva del TAR, che mette termine al rimbalzo di ricorsi e impugnazioni sull’attribuzione del punteggio, gli uffici sono in condizione di procedere con gli altri adempimenti necessari ad avviare le attività del terzo GAL. All’UCI non spetta il primo posto in graduatoria per la strategia di sviluppo partecipativa nell’Area del Marmo Melandro, che rimane invece al GAL Basento Camastra a cui saranno affidate risorse Psr per circa 6,8 milioni di euro. Ora è tempo di dare immediata attuazione al GAL e sbloccare i fondi per i comuni.”
Lo rende noto Luca Braia, Consigliere Regionale (Avanti Basilicata) già assessore all’Agricoltura.
“Abbiamo osservato e letto pazientemente in silenzio in questi mesi - prosegue Braia - le varie esternazioni sulla gestione delle strategie LEADER e le svariate accuse di ricatto e prepotenza politico-istituzionale.
Oggi, terminati i gradi di giudizio a cui ogni legittimo portatore di interessi pubblici e privati ha ricorso, e con la definitiva e inappellabile sentenza, possiamo con orgoglio semplicemente affermare di avere sempre agito, con gli uffici dipartimentali e dell’Autorità di Gestione, nell’esclusivo interesse della comunità di Basilicata e dei suoi territori, in merito alla assegnazione dei punteggi, ai criteri di attribuzione, alla valutazione degli stessi. Rimandiamo, pertanto, al mittente le presunte violazioni del bando, l'eccesso di potere e difetti vari di istruttoria impugnati dalla stessa UCI.
Abbiamo sempre avuto fiducia negli organismi giudiziari e, personalmente, non ho mai avuto dubbi in merito alla correttezza formale di ogni atto e passaggio dei provvedimenti amministrativi con i quali sono state attribuite le strategie di sviluppo partecipativo LEADER, a valere sul bando Misura 19 del Psr Basilicata 2014-2020, per la quale la dotazione finanziaria complessiva (sulle 5 strategie regionali) è pari più di 36 milioni di euro.
Gravissime, voglio anche ricordare, le accuse verso gli uffici e verso il sottoscritto, pubblicamente e più volte additati, a mezzo stampa e sui social, per aver assunto un presunto atteggiamento opportunistico, secondo il presidente regionale dell’UCI Nicola Manfredelli, allo scopo di perseguire interessi particolari e, si legge in un comunicato, un “inaccettabile atteggiamento di strumentalizzazione e prepotenza da parte degli apparati regionali, che oramai sembrano perdere la testa ogni volta che non riescono a realizzare i propri disegni e calcoli di natura politica e clientelare.” Saranno altre sedi, eventualmente, quelle in cui saranno valutate queste e altre dichiarazioni.
La Regione e il Dipartimento Agricoltura - conclude Braia - nel diritto di autotutela per difendere l'operato messo in campo, con la pubblicazione del bando e attraverso l’agire della commissione stessa, ha correttamente portato a termine tutte le operazioni, con lo spirito di fare al più presto e nel miglior modo possibile, nel rispetto della legge e degli interessi esclusivi della collettività. Finalmente questo è chiaro ed evidente per tutti.
L’auspicio ora, risolte le questioni relative al ricorso, è che si recuperi e si proceda in tempi rapidi con l'iter amministrativo che consente di avviare le attività del GAL a beneficio delle varie comunità interessate.”
Dal canto suo, Nicola Manfredelli, responsabile UCI, riferisce che la recente sentenza del Tar «accoglie solo parzialmente il ricorso presentato senza entrare, tuttavia, nel merito della parte riguardante il comportamento degli Uffici regionali nell’attribuire alcuni punteggi sulla base di valutazioni discrezionali, in ordine a particolari capitoli dei progetti presentati», e che vi sono «elementi di una certa rilevanza che suggeriscono al capofila UCI Basilicata di ricorrere, a sua volta, al Consiglio di Stato, per chiedere in secondo grado di giudizio una valutazione di merito di tutti i provvedimenti e le determinazioni inerenti il Bando Misura 19 Leader».