- Antonio Nicastro
- Sabato, 09 Marzo 2019 10:01
In tanti hanno provato a mettersi al capezzale del malato “via Mazzini”con proposte e suggerimenti, nell’ottobre 2016, l’associazione We love Potenza si fece promotrice di un incontro pubblico, “Riapriamo via Mazzini” al quale parteciparono, fra gli altri, Vincenzo Auletta - Presidente Ance Potenza, Prospero Cassino - Presidente Confesercenti, Antonio Gerardi - Direttore Confartigianato, Francesco Scorza - Università degli studi della Basilicata, Rocco Pergola - Assessore Urbanistica, Edilizia, Pianificazione Comune di Potenza, a due anni e mezzo da quell’incontro è cambiato poco e nessuna iniziativa concreta è stata intrapresa a livello istituzionale.
Come si potrebbero recuperare posti auto che renderebbero appetibili i tanti locali commerciali vuoti ed incoraggerebbero all’acquisto dei tanti appartamenti inutilizzati? Nel post terremoto per qualche tempo via Mazzini venne resa percorribile a senso unico a scendere realizzando dei parcheggi sul lato destro, oggi più di qualcuno suggerisce di adottare questa soluzione, non tutti però sono d’accordo, i disagi non mancherebbero e bisognerebbe attentamente valutare i pro e i contro; c’è chi suggerisce che si potrebbe sperimentare per qualche mese questa alternativa però difficilmente il Comune adotterà questa soluzione perché si dovrebbe creare un anello con altre strade tutte a senso unico. Per ora prendiamo atto che i posti auto persi per consentire la demolizione del fabbricato ex concessionaria Fiat sono stati recuperati lungo il margine destro di via Mazzini. Alcuni abitanti “storici” di via Mazzini accusano le varie Amministrazioni che si sono susseguite perché non hanno dato seguito alla realizzazione prevista dal Piano Regolatore che fi n dagli anni ’70 del secolo scorso prevedeva la realizzazione di una parallela a via Mazzini sull’asse della sottostante via Armellini fino a raggiungere Portasalza dove si prevedeva un silos-parcheggio. Se questa previsione fosse stata realizzata il traffico sarebbe stato più scorrevole e si sarebbe potuti contare su un gran numero di posti auto. Oggi questa soluzione è ancora, teoricamente fattibile in quanto ancora inserita nel Regolamento Urbanistico, ma che richiederebbe ingentissime risorse per la sua realizzazione in quanto bisognerebbe realizzare tutto il percorso in viadotto con tanti problemi di ordine tecnico come l’impossibilità di realizzare piloni sulla galleria della linea ferroviaria delle FAL. Verrà invece realizzata, con le risorse degli oneri di urbanizzazione per la realizzazione del fabbricato che sorgerà al posto della ex concessionaria Fiat, una gradinata che collegherà la fermata delle FAL di Rione Mancusi con via Armellini all’altezza dell’ingresso delle scale mobili.