- Giovanni Martemucci
- Sabato, 02 Marzo 2019 10:01
Una casa poco salubre perché umida e inagibile. Ci eravamo occupati quasi due anni fa del disagio di Damiano e Maria, una coppia di sessantenni che da tempo chiedono l’attenzione delle istituzioni perché costretti a vivere una abitazione umida e cadente, posta proprio all’ingresso dei Sassi di Matera, in via Casalnuovo.
Purtroppo la situazione ad oggi, nonostante le denunce dei media non è cambiata, anzi è peggiorata perché le condizioni di salute di Damiano si sono aggravate. A questo si è aggiunto anche il peggioramento delle condizioni economiche della coppia, costretta addirittura a chiedere l’elemosina ai tanti turisti che passano di lì per visitare i Sassi. La casa, assegnata dai servizi sociali del Comune a un canone di affitto di 131 euro mensili, è umida e poco vivibile. Sono lì da oltre 6 anni, ma la situazione è andata sempre peggiorando in questo lamione che si trova proprio in uno dei punti più frequentati dai turisti, alla fine di via Ridola, il salotto buono della città. Qui si consuma il dramma, umile e silenzioso, di una famiglia che chiede solo una sistemazione migliore. Damiano è invalido al 70% a causa di una severa forma di diabete che gli rende difficoltoso anche camminare. Negli ultimi anni il diabete ha fatto sentire con più severità i suoi effetti facendo peggiorare la vista di Damiano. Il Comune ha assegnato ai coniugi questa casa nei Sassi che non ha barriere architettoniche, ma presenta problemi seri di umidità. La volta e le pareti sono impregnate di umido che si diffonde in tutta la casa e non fa respirare e crea problemi di reumatismi. Insomma, una situazione che è diventata insostenibile, ma di cui nessuno si è occupato. “La casa umida - afferma Damiano- richiede il riscaldamento sempre acceso per cercare di renderla un minimo vivibile. Questo però incide molto sulle bollette perché abbiamo stufette elettriche sempre accese. L’Ufficio Sassi del Comune è intervenuto qualche tempo fa effettuando lavori superficiali che hanno intaccato solo l’intonaco e hanno riguardato solamente qualche punto limitato del muro. Gli interventi sono stati solo dei palliativi perché dopo qualche settimana l’umido si è ripresentato, e la situazione è rimasta invariata”. Così Damiano e Maria hanno messo da parte l’orgoglio e hanno esposto un cartello davanti all’uscita di casa per chiedere l’aiuto economico dei passanti. In poche righe, scritte su un cartone poggiato su una sedia, hanno sintetizzato la loro condizione, e il dramma quotidiano per sopravvivere. La casa, probabilmente, non ha i requisiti di legge relativamente alla salubrità degli ambienti e i soldi sono insufficienti. Andare avanti è difficile e quei pochi spiccioli, raccolti in quel posacenere in plastica con l’immagine dei Sassi di Matera, non serviranno certo a ridare la giusta dignità a Maria e Damiano. Forse è il caso che intervengano i servizi sociali del Comune di Matera per cercare di dare una risposta a questa coppia che ogni giorno cerca di andare avanti tra mille difficoltà.