- Antonio Nicastro
- Sabato, 16 Febbraio 2019 10:01
Da sempre la città di Potenza si è caratterizzata per la presenza di fontane e fontanini che, oltre a dissetare i potentini nelle calde giornate d’estate, hanno rappresentato un elemento architettonico di valore che ha caratterizzato angoli suggestivi della città.
Sono di varia tipologia le fontane di Potenza, dalle classiche fontane in ghisa a quelle in pietra. Le prime sono presenti soprattutto nelle strade circostanti il Centro Storico, quelle incastonate nei muri sono quelle di via Vaccaro (fontana a Gomito di cavallo), corso 18 Agosto (fontana di Porta Beccaria), via Bonaventura (fontana di Porta vecchia): tanti i fontanini in ghisa disseminati in città, qualcuno di essi è stato restaurato, qualcuno è scomparso, qualcun’altro ha bisogno di essere ripristinato. Fra i fontanini scomparsi bisogna ricordare quello nel piazzale della stazione superiore e quello all’incrocio fra via Ravenna e via Angilla Vecchia nei pressi dell’ingresso principale della villa di Santa Maria. E’ stato eliminato anche il fontanino in marmo posizionato alle spalle del palazzo INA di piazza prefettura, da una ventina d’anni è scomparso un fontanino in pietra collocato nella gradinata che collega Corso 18 Agosto a Corso Garibaldi costeggiando il fabbricato sede della Camera di Commercio. Molte delle storiche fontane in ghisa del centro storico vennero restaurate circa trent’anni fa, alcune di esse hanno di nuovo bisogno di qualche ritocco in quanto oggetto di vandalismo: ci viene segnalato in particolare l’unico fontanino presente a Chianchetta nei pressi della parrocchia di S. Giuseppe; qualcuno si chiede dove sia finito il fontanino ubicato nel piazzale antistante la Stazione Centrale dopo che lo slargo è stato di recente oggetto di una riqualificazione con la posa di un anonimo fontanino al posto dell’imponente fontanino in ghisa. Altri cittadini chiedono che uno storico fontanino, quello ubicato al borgo San Rocco all’inizio di via della Rimembranza, non sia “oppresso” dalle piante del fioraio adiacente. Con la istituzione di nuove aree destinate a verde pubblico, il Comune ha provveduto a posizionare nuovi fontanini, di scarso pregio artistico, ma utilizzabili per dissetarsi, è avvenuto nel parco dell’Europa Unità a Poggio tre Galli, al parco Elisa Claps a Macchia Romana e nel parco Fluviale del Basento, qui più volte i soliti vandali hanno rubato i rubinetti ed ancora oggi un fontanino è inutilizzabile per la mancanza del rubinetto. Spesso sono i cittadini a provvedere alla manutenzione e alla pulizia delle fontane, per esempio succede regolarmente a parco Sant’Antonio La Macchia. Il noto artista Fanì, che attraverso un’associazione da lui creata, si impegna nel denunciare situazioni di degrado in città, ha provveduto in proprio a comprare e installare alcuni fontanini in città, l’opera meritoria di Fanì in certi casi viene mortificata da azioni vandalistiche che mettono fuori uso le fontane e che nessuno si cura di far ripristinare. A Verderuolo nei giardinetti realizzati a margine della piazza Don Bosco, sono state realizzate due bellissime fontane in pietra che però non sono mai state messe in funzione, il luogo è molto frequentato e sarebbe ora di provvedere a collegare le fontane alla rete idrica. Opera di privati cittadini anche collocazione di un fontanino in piazza Sedile a pochi passi dal tempietto di San Gerardo. Nella recente opera di riqualificazione dello slargo prospiciente porta San Giovanni ci sono state polemiche e proteste da parte di alcuni cittadini per lo spostamento dello storico fontanino. Bene farebbe il Comune a prevedere la riqualificazione di quei fontanini che risentono dell’usura del tempo e dei danni causati dai vandali, risale al 2009 l’ultimo intervento realizzato su una quindicina di fontane cittadine impiegando un finanziamento di 100.000 euro messi a disposizione della Cassa Depositi e Prestiti.