pipponzi-marroccoli.jpg

 

 

Si è tenuta stamattina presso la sala B del Consiglio Regionale della Basilicata, la firma di un importante protocollo d’intesa tra la Consigliera Regionale di Parità, l’avv. Ivana Pipponzi e l’Associazione Telefono Donna, presieduta dalla dott.ssa Cinzia Marroccoli. All’incontro, hanno preso parte numerose figure istituzionali e associative; ha concluso, il presidente del Consiglio Regionale, l’ing. Vito Santarsiero. Tema della sinergia, il contrasto alle molestie e alle violenze sui luoghi di lavoro. Come la cronaca racconta, le lavoratrici e i lavoratori possono essere sottoposti a differenti forme di discriminazione, di natura fisica, psicologia e sessuale. Queste condotte possono essere rappresentate da episodi isolati o trasformarsi in episodi sistematici, fino a generare un fenomeno pervasivo. I dati in materia, nel contesto regionale, sono gravissimi tanto da indurre a parlare di una vera emergenza sociale. “Occorre attenzionare, formare e preparare tutti (la società civile, il mondo datoriale e le parti sociali) nel riconoscimento delle condotte molestanti. Si può affermare che le molestie siano una piaga poco supportata; il 43% delle donne, ha subito almeno una volta nella vita una qualche forma di violenza sul lavoro (a dirlo sono degli sconfortanti numeri dell’Istat)”- ha dichiarato la Consigliera di Parità- “Il Codice delle Pari Opportunità e la legislazione si è fatta più stringente in materia; è consentito al mio Ufficio l’onere e l’onore di produrre interventi che, nella fattispecie, mireranno alla risoluzione quanto più efficace e rapida di un disagio grave, che verrà denunciato. Collaborare con un’associazione che da oltre 30 anni supporta le donne e le vittime, consentirà a tutti di aiutarle a superare la paura e a rafforzare la convinzione di non essere sole e soprattutto di essere realmente accolte e credute. Sul sito ufficiale www.consiglieradiparita.regione.basilicata.it, in anonimato possono segnalare le proprie storie. È fondamentale che si costruisca sempre più una cultura paritaria e del rispetto”- ha concluso. La presidente di Telefono Donna, Cinzia Marroccoli: “Quello odierno è un riconoscimento istituzionale di un lavoro lungo 30 anni. Intendiamo agire laddove si manifesti uno squilibrio di potere e oggi accade già a partire dalle famiglie. Le azioni messe in campo e quelle da realizzare sono numerose e mirano al rafforzamento della emersione di un fenomeno sempre più pesante, al suo contrasto e alla sensibilizzazione mediante ascolto, sostegno e consulenza, avendo dalla nostra un team di professioniste e volontarie che prenderanno in carico le vittime”. Il presidente del Consiglio, Vito Santarsiero: “L’iniziativa è fondamentale non solo per i contenuti di merito ma anche perché ci consente di discutere e analizzare dei dati, per quanto essi siano di gravità riconoscibile. Essa ha, inoltre, un alto valore simbolico perché indica come si sia compiuto un passo in avanti nel rispetto di diritti. Per questo, auspico un lavoro sempre più intenso di rete e mi impegno nel promuovere un tavolo congiunto che riunisca le voci istituzionali e associative, al fine di provare a scuotere le coscienze, magari grazie a una vibrante campagna di comunicazione, formativa-informativa, perché la nostra regione possa essere capofila nell’inversione di tendenza culturale auspicata, in questa discussione, avendo già delle indicazioni contemplate nello Statuto regionale”.

Virginia Cortese