APPpolizia

È stata presentata questa mattina in Questura “YOU POL”, la nuova app realizzata dalla Polizia di Stato, già operativa nelle città di Roma, Milano e Catania dal novembre del 2017.

L’applicativo, come è stato spiegato nel corso della conferenza stampa dal Funzionario Portavoce della Questura dott.ssa Caterina Padula e dal neo Dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico dott. Marcello Rizzuti, ha lo scopo di permettere a tutti, giovani e adulti, di interagire con la Polizia di Stato, consentendo l’invio di segnalazioni di episodi di bullismo o di spaccio di sostanze stupefacenti. Nata dalla ferma convinzione che ogni cittadino è parte responsabile ed attiva nella vita democratica del Paese, l’APP è facilmente “scaricabile” su tutti gli smartphone e tablet accedendo alle piattaforme di Apple Store, per i sistemi operativi IOS, e Play Store, per i sistemi operativi Android.
Grazie a “YOU POL” è possibile inviare immagini o segnalazioni scritte direttamente alla sala operativa della Questura, anche se il segnalante si trova in una provincia diversa. Sarà consentito pertanto denunciare all’autorità di polizia fatti di cui si è testimoni diretti (anche mediante foto o immagini acquisite sul proprio dispositivo) ovvero notizie di cui si è appreso in forma mediata (link, pagine web, ricezione messaggi, informazioni orali etc.).
La descritta progettualità garantisce inoltre la cosiddetta “georeferenziazione” (localizzazione esatta) immediata del dispositivo segnalante e del luogo interessato dall’evento (anche se distanti tra loro).
Tra le opzioni possibili per l’utente di “YOU POL” vi è anche quella che consente di effettuare una chiamata di emergenza (attraverso il pulsante di colore rosso con la scritta “chiamata di emergenza”) alla sala operativa (113 o 112 NUE qualora presente) ubicata nella provincia ove l’utilizzatore si trova.
L’applicazione ha sinora riscosso un considerevole successo tra i cittadini. Basti pensare che dal mese di novembre 2017 sono circa 20.000 i download effettuati da utenti Apple ed Android e quasi 300 le segnalazioni giunte alle sale operative delle Questure di Roma, Catania e Milano.